2013-04-24 08:10:37

La liberazione dei due vescovi ortodossi rapiti in Siria


Sarebbero stati rilasciati i due vescovi ortodossi, rapiti due giorni fa in Siria. Secondo fonti locali i due Metropoliti sono tornati ad Aleppo dove erano stati prelevati dopo l’uccisione del loro autista. Ieri una nota della Sala Stampa Vaticana ha parlato di “drammatica conferma della tragica situazione in cui vivono la popolazione della Siria e le sue comunità cristiane”. Sentiamo Massimiliano Menichetti: RealAudioMP3


E, intanto, sul terreno siriano non accenna a diminuire la violenza, mentre nella comunità internazionale si riaccende il dibattito sull’utilizzo in questa guerra civile delle letali armi chimiche. Sentiamo Marina Calculli:RealAudioMP3

La vicenda dei due vescovi rapiti in Siria è solo il sintomo di un conflitto che sta sfuggendo di mano, mentre le infiltrazioni di combattenti dai paesi esteri influiscono sempre di più sul controllo del territorio. Ieri anche il segretario generale della NATO Rasmussen, dalla assemblea dei ministri degli esteri dell’alleanza atlantica, ha avvertito:''non possiamo ignorare il rischio di una diffusione regionale, con possibili implicazioni per la sicurezza degli alleati''. Intanto Israele accusa duramente il regime siriano: Assad avrebbero usato armi chimiche ai danni della popolazione civile. Dopo aver esaminato alcune prove, tuttavia, i vertici dell’esercito israeliano si sono detti “sicuri quasi al cento per cento”. E infatti il segretario di Stato americano Kerry frena l’impatto di queste dichiarazioni: “ho parlato con Netanyahu – ha detto Kerry –Israele non è in grado di confermare”. Al margine del vertice NATO inoltre Kerry ha incontrato il suo omologo russo Lavrov per cercare una soluzione politica al conflitto siriano.








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