Appello del Papa per la Siria: soluzione politica alla crisi, i due vescovi rapiti
tornino presto alle loro comunità
Al termine dell’Udienza generale, Papa Francesco ha lanciato un accorato appello per
la Siria, ricordando i due arcivescovi ortodossi rapiti due giorni fa nei pressi di
Aleppo, ed auspicando una soluzione politica alla crisi siriana. Ascoltiamo la voce
del Papa nel servizio di Salvatore Sabatino:
"Il rapimento
dei metropoliti greco-ortodosso e siro-ortodosso di Aleppo sul cui rilascio ci sono
notizie contrastanti, è un ulteriore segno della tragica situazione che sta attraversando
la cara nazione siriana, dove la violenza e le armi continuano a seminare morte e
sofferenza".
E’ un appello vibrante, quello lanciato da Papa Francesco,
che ricorda i due arcivescovi ortodossi Gregorios Ibrahim e Paul Yazigi, rapiti due
giorni fa nei pressi di Aleppo; li ricorda nella preghiera affinché ritornino presto
alle loro comunità. “Chiedo a Dio - aggiunge il Pontefice – di illuminare i cuori”:
"Rinnovo
il presente invito che ho rivolto nel giorno di Pasqua affinché cessi lo spargimento
di sangue, si presti la necessaria assistenza umanitaria alla popolazione e si trovi
quanto prima una soluzione politica alla crisi".
Soluzione politica auspicata
da tempo, ma mai praticata. Ora l’appello del Papa riaccende le speranze in Siria,
dove è stato accolto con gioia e gratitudine. Lo conferma Mons. Antoine Audo,
vescovo caldeo di Aleppo:
R. - Trovo molto significativo il fatto che il Santo
Padre dia attenzione particolare alla situazione in Siria, puntando soprattutto sulla
soluzione politica. É una cosa molto positiva! Oggi, tanti ne parlano - anche a livello
delle Nazioni Unite - e quando il Papa sottolinea questo aspetto è molto positivo.
Per quanto riguarda il rapimento dei due vescovi il suo appello dà coraggio a noi
come comunità cristiana presente qui.
D. - A proposito di questo rapimento
ci sono, come ha detto anche Papa Francesco, notizie contrastanti. Quali sono le ultime
da Aleppo?
R. - Fino a ieri ci dicevano che erano stati liberati e che sarebbero
arrivati ad Aleppo. Abbiamo aspettato fino alle nove di sera. Questo è il problema:
anche oggi si aspetta. La situazione è molto difficile. Sono le cose che ho sentito
fino ad ora.
D. - Lei dice che i sequestri sono una piaga in Siria e che lo
scopo è fondamentalmente il denaro…
R. - Sembra soprattutto una questione di
denaro. Ma non abbiamo una dichiarazione ufficiale per poter dire qualcosa. Si sentono
tante voci. Non osiamo dire tante cose se non sono certe.
D. - In tutti i casi
non bisogna mai perdere la speranza…
R. - Sì, questo è il nostro atteggiamento!
E speriamo che prima di domenica si arrivi ad una soluzione, alla liberazione dei
due vescovi!