2013-04-23 15:56:30

Roma. L'uomo e il Creato al centro del terzo Festival internazionale della danza


Una profonda indagine del corpo umano e dello stretto rapporto dell’uomo con il Creato sono il filo conduttore della terza edizione del Festival internazionale della danza al via oggi a Roma. Rivolto ad un pubblico di tutte le età, vedrà l’alternarsi, in due mesi, di cinque spettacoli sul palcoscenico del Teatro Olimpico e negli spazi all’aperto dei Giardini della Filarmonica romana. Protagonisti i diversi volti della danza contemporanea e del teatro visivo dei nostri giorni. L’edizione è dedicata a Vittoria Ottolenghi, preziosa voce critica della danza scomparsa di recente, che alla Capitale ha lasciato un fondo di oltre 600 tra volumi e documenti visivi. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

"Aterballetto", "Mummenschanz", "Collettivo 320chili" e la coreografa e danzatrice Alessandra Cristiani: sono i quattro volti della danza. Dal teatro visivo all’acrobatica, al Nouveau Cirque, protagonisti del Festival che aggiunge agli spettacoli anche un picnic all’aperto nei giardini della Filarmonica, il 25 aprile, e workshop dedicato al corpo in movimento. Nel segno di Igor Stravinskij la serata inaugurale, con tre coreografie di Mauro Bigonzetti per la compagnia emiliana "Aterballetto", a 100 anni dalla prima della “Saga della Primavera” - inizio secolo a Parigi - un capolavoro del quale Sandro Cappelletto, direttore artistico del Festival, spiegherà al pubblico la genesi:

"È il rito della Primavera. Ad un certo punto Stravinskij dice: 'L’energia per quest’opera mi è venuta dalla terra'”.

Ai gesti puliti, alle coreografie essenziali dell’"Aterballetto", segue il ritorno atteso dei leggendari "Mummenschanz", teatro visivo tra i più celebri al mondo. I musicisti del silenzio che irrompono sulla scena senza musica, indossando quello che la nostra società scarta:

"Loro ci dimostrano che anche l’oggetto più semplice, più povero, può rivivere grazie alla creatività dell’uomo".

Due le prime assolute: "Misticanza" del "Collettivo 320chili", giovani italiani che sul palco intrecciano diverse tecniche:

"Danza, l’aspetto teatrale e l’aspetto del circo, del gioco e l’aspetto dell’acrobazia".

Magica l’altra prima assoluta, il 24 giugno, è "Eros Aria" interpretato da Alessandra Cristiani. Eros come amore per la natura, in dialogo con il corpo umano. Torna dunque il rapporto con il Creato, che oggi nella danza è più importante che le tematiche sociali.

Ultimo aggiornamento: 24 aprile







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