Argentina: dall'Assemblea dei vescovi e superiori maroniti appello per la pace in
Siria
Con un forte richiamo ai politici libanesi, un pressante appello per la pace in Siria
e la proposta di convocare un congresso mondiale maronita si è conclusa nei giorni
scorsi a San Miguel di Tucuman, in Argentina, la terza Assemblea generale dei vescovi
e dei superiori religiosi maroniti delle due Americhe e di Francia. Al centro dell’incontro
- al quale è intervenuto il patriarca card. Béchara Boutros Raï - l'impasse sulla
legge elettorale che sta paralizzando la vita politica in Libano; la crisi sociale
ed economica nel Paese; le conseguenze nella regione della guerra in Siria e i rapporti
tra la Chiesa maronita libanese e quelle della diaspora. Nel comunicato finale - ripreso
dal quotidiano libanese “L’Orient le Jour” - i leader religiosi maroniti “constatano
con dolore le difficoltà dell’esercizio della democrazia e del funzionamento delle
istituzioni nel Paese, causate - affermano – da divisioni politiche e confessionali”
e dalle varie appartenenze alle aree di influenza dei centri del potere regionali
e internazionali. Tutto questo, denuncia il comunicato, “a scapito della felicità
del popolo del Libano, del futuro dei suoi giovani, del suo posto nella regione e
del suo ruolo come agente di progresso, di modernità, stabilità e pace". A nome di
tutti i maroniti nel mondo, i leader religiosi della diaspora libanese richiamano
quindi tutte le parti politiche ai loro doveri verso la Nazione: quello di promulgare
al più presto una nuova legge elettorale “giusta e in grado di garantire l'unità nazionale
e la convivenza” e quello di formare un nuovo governo “capace di affrontare le attuali
sfide”. Riferendosi alla situazione socio-economica in Libano, la nota denuncia poi
“la crisi sociale e il declino del tenore di vita della società libanese; il diffondersi
della corruzione nel settore pubblico; l'aumento del debito estero; il calo dell'occupazione;
l'aumento della criminalità; i rapimenti e l'uso delle armi”. Sul fronte esterno,
si lamentano invece le gravi ripercussioni della guerra in Siria , in particolare
l'afflusso massiccio di rifugiati siriani in Libano che non è in grado di accoglierli
tutti. Di qui in conclusione il pressante appello ai leader politici libanesi a non
anteporre “i loro interessi particolari all’interesse generale” e ai protagonisti
della guerra siriana e alla comunità internazionale a trovare subito una soluzione
pacifica al conflitto per consentire ai rifugiati di fare rientro nelle loro case.
Durante i lavori ampio spazio è stato dato anche ai rapporti tra la Chiesa maronita
libanese e le diocesi della diaspora. I partecipanti hanno espresso la volontà di
rafforzare tali legami, sottolineando, a questo scopo, l’importanza di visite pastorali
regolari dei vescovi libanesi nei vari Paesi della diaspora; di rafforzare il lavoro
di apostolico soprattutto nelle Chiese maronite in America Latina e quindi di una
formazione adeguata per il clero incaricato di questa missione. Essi hanno altresì
chiesto di accelerare la traduzione dei testi liturgici della tradizione maronita
nelle lingue parlate nei Paesi di immigrazione, come anche di quella del Catechismo
della Chiesa maronita messa a punto negli Stati Uniti. Infine, dalla riunione è emersa
la proposta di convocare un congresso maronita mondiale la cui preparazione sarebbe
affidata alla Sede Patriarcale in Libano in coordinamento con le istituzioni maronite
nel mondo. La prossima Assemblea assemblea generale dei vescovi e dei superiori religiosi
maroniti delle due Americhe e di Francia è prevista a Città del Messico nel 2015.
(L.Z.)