Siria: l'Onu denuncia la gravissima situazione umanitaria dei profughi
Se i combattimenti non saranno fermati al più presto, entro la fine del 2013 quasi
metà dei 20,8 milioni di cittadini siriani potrebbero trovarsi ad aver bisogno di
assistenza umanitaria. Questo il monito lanciato dall'Alto Commissario delle Nazioni
Unite per i Rifugiati Antonio Guterres al Consiglio di Sicurezza. Rivolgendosi al
Consiglio in videoconferenza da Ginevra, Guterres ha affermato che nelle ultime sette
settimane sono fuggite 400mila persone dalla Siria, portando così a 1.367.413 il numero
totale di cittadini siriani registrati come rifugiati o in attesa di registrazione.
Se l'attuale tendenza proseguirà – ha aggiunto l'Alto Commissario – entro la fine
dell'anno potrebbero esservi 3,5 milioni di rifugiati e 6,5 milioni di sfollati siriani
bisognosi di assistenza. “Sono cifre spaventose” ha dichiarato Guterres. “La situazione
non è solo preoccupante. Rischia di farsi insostenibile. Non esiste un modo per far
fronte in maniera adeguata alle enormi necessità umanitarie che questi dati prospettano.
Ed è veramente difficile immaginare come una nazione possa sopportare una tale sofferenza”.
“So bene che come Alto Commissario per i Rifugiati dovrei attenermi - con le mie osservazioni
- all'ambito del mio mandato” ha aggiunto. “Ma come cittadino del mondo non posso
astenermi dal chiedere: non c'è alcun modo di fermare questi combattimenti e di aprire
la porta a una soluzione politica?” Guterres ha poi dichiarato al Consiglio di Sicurezza
che le necessità di finanziamento sono diventate così urgenti che i governi dovrebbero
considerare meccanismi straordinari di finanziamento per evitare che la capacità di
risposta della comunità internazionale resti ben al di sotto dei bisogni. L'Alto Commissario
ha quindi lanciato un monito sulla crescente pressione che la crisi di rifugiati continua
a porre sui Paesi della regione. “Il primo passo che la comunità internazionale deve
necessariamente compiere... è quello di fornire un solido sostegno ai due Paesi –
Giordania e Libano – i quali subiscono l'impatto più drammatico del conflitto siriano
e dell'esodo che esso ha provocato” ha affermato Guterres. Che non ha mancato di evidenziare
anche il pesante effetto della crisi sulla Turchia, Paese che ha messo a disposizione
oltre 750 milioni di dollari Usa per assistere direttamente oltre 300mila rifugiati
siriani. (R.P.)