2013-04-22 19:00:43

Napolitano alla Camere: sulle riforme contrapposizioni e lentezze. Oggi le consultazioni


Giorgio Napolitano ha giurato da Presidente della Repubblica. La cerimonia è avvenuta ieri alla Camera davanti ai grandi elettori. Napolitano ha detto che “non prevedeva di tornare in quest'aula” ricordando come già nello scorso dicembre avesse dichiarato di condividere “la convinzione che la non rielezione” fosse “l'alternativa migliore”. Da oggi le consultazioni per la formazione del nuovo governo. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Napolitano si commuove in più parti del suo discorso. Il Capo dello Stato afferma che svolgerà il suo nuovo mandato fino a quando la situazione del paese e delle istituzioni lo suggeriranno e comunque le forze glielo “consentiranno''. Poi, una bacchettata ai partiti: alla richiesta di riforme e di rinnovamento, “non si sono date soluzioni soddisfacenti: hanno finito per prevalere contrapposizioni, lentezze, esitazioni circa le scelte da compiere, calcoli di convenienza, tatticismi e strumentalismi”.

“Se mi troverò di nuovo dinanzi a sordità come quelle contro cui ho cozzato nel passato, non esiterò a trarne le conseguenze dinanzi al paese''.

Dunque, le riforme, a cominciare da quella elettorale, e poi “occorre un'apertura nuova, un nuovo slancio nella società; occorre un colpo di reni, nel Mezzogiorno stesso”. Sul Movimento Cinque Stelle, il capo dello Stato afferma di apprezzare l'impegno con cui “ha mostrato di volersi impegnare alla Camera e al Senato, guadagnandovi il peso e l'influenza che gli spetta”, ma al contempo “non può reggere e dare frutti neppure una contrapposizione tra Rete e forme di organizzazione politica quali storicamente sono da ben più di un secolo e ovunque i partiti”. La situazione attuale è comunque particolare, visto che Napolitano appena insediato dovrà dare mandato per la forma azione di un nuovo governo. C'è chi dice che stiamo andano sempre più verso una Repupplica Presidenziale. Sentiamo il costituzionalista Stefano Ceccanti:

“Questa situazione è eccezionale e le forze politiche sanno trovare un bando? Se invece noi pensiamo che il sistema non sia in grado di attrezzarsi questa supplenza del Presidente diventa permanente e allora impone il passaggio all’elezione diretta del Presidente della Repubblica”.

Franco Miano, presidente dell'Azione Cattolica, i partiti sapranno reagire?

“Serve una riforma del sistema elettorale, e poi elementi più strutturali. Serve una riflessione più ampia su quelli che sono i problemi del mondo del lavoro, delle famiglie, della vita delle persone”.

Ultimo aggiornamento: 23 aprile







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