2013-04-22 07:33:53

I due ceceni presi per l’attentato di Boston avevano un arsenale


Continuano le indagini sui due fratelli ritenuti responsabili dell’attentato di Boston, che probabilmente preparavano altri attacchi visto che avevano allestito un arsenale. Le autorità americane aspettano che Dzhokhar Tsarnaev, l’unico dei due ancora vivo, riprenda conoscenza per poterlo interrogare. Da Boston Elena Molinari:RealAudioMP3

Gli inquirenti non hanno ancora sporto accuse formali nei confronti del 19enne Dzhokhar, ma si parla di capi d’imputazione federali per terrorismo e di possibili accuse di omicidio a livello statale. Il ragazzo ha una profonda ferita alla gola causata da un proiettile degli agenti o forse da un tentativo di suicidio e non si sa quando sarà in grado di raccontare qualcosa. Ed Davis, capo della polizia di Boston, è però convinto che i due fratelli di origine cecena preparassero altri attentati. Dopo la sparatoria di Watertown - in cui è rimasto ucciso il più grande degli attentatori, Tamerlan, 26 anni - è stato infatti rinvenuto un vero e proprio arsenale di pistole, un fucile, granate, e almeno sei bombe artigianali. Quanto al movente, l’attenzione degli investigatori è concentrata sul viaggio che Tamerlan fece in Russia, Cecenia e Daghestan per sei mesi nel 2012. L’Fbi ha ammesso di averlo interrogato nel 2011 su richiesta dei servizi russi, che temevano suoi legami con gruppi islamici. Ma gli agenti federali non trovarono nulla di sospetto.







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