2013-04-22 16:59:33

Francia, torna in piazza il popolo del "No" alle nozze gay


RealAudioMP3 In Francia, alla vigilia dell'atto finale per l'approvazione, ormai quasi scontata, della legge sulle cosiddette 'nozze gay', il popolo del 'No' torna in piazza a Parigi e in altre città con una nuova, importante, manifestazione. Oltre 45.000 persone, secondo le stime della polizia, oltre 270.000 per gli organizzatori -appartenenti al collettivo 'Manif pour tous' - , hanno sfilato domenica pomeriggio per le strade della capitale francese intonando lo slogan "Hollande, non vogliamo la tua legge". E gli oppositori alla legge sul matrimonio tra omosessuali annunciano che continueranno la loro protesta anche dopo che il provvedimento sarà adotatto. "Nel Paese si moltiplicano le proteste" spiega il corrispondente del quotidiano Avvenire, Daniele Zappalà. "Proprio oggi un gruppo di madri ha annunciato che protesterà giorno e notte, a due passi dalla Torre Eiffel, contro l'omofobia, contro le violenze contro i bambini e per chiedere a Hollande di modificare una legge che - come indicano i sondaggi - è, ormai, inviso al 55% dei francesi". Il collettivo che ha guidato la contestazione di questa legge, composto da più associazioni, ha scelto un profilo non confessionale e trasversale, favorendo l'adesione di giovani e anziani, persone provenienti da tutta la Francia, gruppi ebraici e musulmani. "L'opposizione è soprattutto concentrata sulla possibilità di adozione da parte delle coppie gay - spiega ancora Zappalà - che potrebbe innescare una deriva forzosa verso la possibilità della fecondazione in vitro. Si conferma che la Francia è al contempo un Paese di tradizione laica, ma molto attaccato all'istituzione della famiglia". Dura l'accusa da parte dei manifestanti ai media di aver ignorato il movimento. "E' vero - spiega il corrispondente del giornale dei vescovi italiani - che esistono personalità che controllano il mondo dei media in Francia e sono esplicitamente dalla parte del progetto di legge. Alcuni di questi hanno addirittura fatto pressione sul presidente per la sua approvazione". "Uno dei proprietari di Le Monde ha duramente criticato la direzione del suo giornale per aver pubblicato l'annuncio della 'Manif pour tous'. E' indubbio che il mondo mediatico abbia ricevuto pressioni forti e secondo molti analisti indipendenti non c'é stata sempre un'informazione all'altezza del movimento. Anche perché si tratta delle più grandi manifestazioni di popolo dal dopoguerra". (A cura di Fabio Colagrande)







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