2013-04-21 10:14:16

Satellite protagonista nei nuovi scenari della comunicazione


“Il satellite in Italia: mercato, sviluppo e nuove tecnologie”: è il titolo di un rapporto elaborato da Eutelsat - in collaborazione con l’Istituto di ricerca Ipsos. Lo studio è stato presentato a Roma. Il servizio di Roberta Gisotti:RealAudioMP3

Tv satellitare in crescita non solo in Italia ma in molti altri Paesi europei, come documenta Eutelsat tra i maggiori operatori mondiali del settore, con 4500 canali Tv presenti in 150 Paesi. Oggi un terzo delle famiglie italiane, pari 8 milioni e 200 mila persone, è dotata di satellite, nel segno di una domanda diversificata di contenuti televisivi, che per il 44% sono fruiti in chiaro, gratuitamente. Un rilancio, a dire il vero, che pochi attendevano dopo l’avvento del digitale terrestre e la moltiplicazione di canali. Satellite, che supporta la Tv digitale nella copertura del territorio e resta in gioco da protagonista, anche nell’offerta di connettività nei nuovi scenari tecnologici di un mondo sempre più in comunicazione. Il commento di Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia:

R. - Negli ultimi anni, abbiamo lanciato diversi satelliti e ne lanceremo altri sette entro due anni. Ma soprattutto, quello che Eutelsat ha fatto è investire nelle nuove tecnologie, nelle nuove infrastrutture satellitari. Con il lancio del satellite Ka – Sat, abbiamo aperto una nuova frontiera. Il Ka – Sat ha 82 spot su tutta l’Europa, e questo permette di moltiplicare per 40 volte le capacità trasmissive del satellite. Il satellite in qualche modo è una soluzione democratica, che permette a tutti di poter usufruire delle stesse opportunità. I giovani hanno una fruizione della televisione, o comunque dei contenuti video, in modo diverso. Si spostano sempre più verso il pc, il tablet e quant’altro. Ecco, laddove è necessaria connettività, è necessario dare a questi giovani, a questi ragazzi la possibilità di connettersi.

D. - Il satellite si rivela sempre di grande aiuto e sostegno nel testimoniare al mondo i grandi eventi...

R. - Mi ricordo che la prima trasmissione mondiale è stata fatta nel 1969: la Messa di Papa Paolo VI a Taranto. Con l’elezione dell’ultimo papa, Papa Francesco, in pochi giorni abbiamo avuto un incremento di 700 ore di trasmissione per questo evento storico che stava accadendo a Roma.

D. - Questo studio spazia anche su altre realtà europee. Anche lì abbiamo una realtà in crescita?

R. - Il satellite ha un ruolo fondamentale nei grandi eventi: le Olimpiadi, il calcio... Ma ha anche un ruolo in quella che è la quotidianità, le news. Vediamo che le dimensioni delle telecamere si stanno sempre più riducendo; anche i costi si sono ridotti. Abbiamo replicato la stessa cosa sui satelliti. Da investimenti importanti, come per i camioncini che trasmettono via satellite, abbiamo ridotto le dimensioni per poter dare opportunità anche ai nuovi protagonisti, alle nuove realtà, come le web–tv, i media, che vanno sempre più verso il web, dove – anche loro – hanno bisogno di contenuti sempre più freschi, riducendo i costi e le dimensioni, dando anche l’opportunità di una fruizione agile su tutto il territorio, perché sono piccole, portabili in zainetti. Ad esempio, abbiamo messo un’antenna su una Smart, per dimostrare la necessità delle piccole dimensioni che occorrono per poter fare una trasmissione.







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