2013-04-21 11:49:02

Il Policlinico Gemelli diventa “ospedale verde”


“Ospedale verde”. E’ questo il progetto del Gemelli che è stato siglato con un accordo tra il ministero dell’Ambiente e il Policlinico Universitario “Agostino Gemelli” di Roma. Si tratta di una serie di interventi che comprendono tecnologie innovative di edilizia sostenibile, riduzione del consumo di energia e studi sull’interazione tra ambiente e salute. Il progetto verrà pianificato su un periodo di cinque anni e farà del Gemelli il primo “Ospedale verde” nella Regione Lazio. Al riguardo, Eliana Astorri ha intervistato il prof. Umberto Moscato del Dipartimento di salute pubblica del “Gemelli” e coautore del progetto: RealAudioMP3

R. - Sono interventi tesi chiaramente a migliorare il consumo di energia, quindi per risparmiare energia pressoché a 360 gradi, sia consumi elettrici che consumi termici, non distogliendo il nostro interesse, come ha fatto ben notare anche il ministro, dal risparmio dell’acqua e dal ciclo differenziato dei rifiuti che è essenziale, in particolar modo per la nostra regione. Questi interventi avranno lo scopo di cambiare il volto della struttura del nostro Policlinico, tanto che si interverrà sull’involucro dell’edificio, quindi proprio sulla struttura esterna, in modo da diminuire la dispersione termica. Poi, ci saranno interventi sulle centrali energetiche, sulle centrali di sterilizzazione, cercando di sfruttare al meglio l’energia disponibile e nello stesso tempo utilizzando energie rinnovabili.

D. – Da dove si comincerà in questo ammodernamento edilizio, da quali lavori, all’atto pratico?

R. – Dal punto di vista energetico in quanto tale, sicuramente dalle strutture termiche che sono già in nostro possesso perché si completerà il procedimento di rigenerazione che è già presente, quindi l’utilizzo alla massima efficienza possibile dell’energia disponibile. Immediatamente dopo si interverrà nelle strutture esterne e interne che caratterizzano la configurazione dell’intero edificio. Questo però dovrà essere accompagnato - proprio perché dovrà essere un modello sperimentale, quindi nello stesso tempo un modello da poter utilizzare anche in altre strutture sanitarie -, per forza di cose, da uno studio dell’impatto che questo ha sull’ambiente esterno e sull’ambiente interno. Questo in particolar modo perché si tratta di una struttura sanitaria, con la presenza di pazienti che devono essere al massimo tutelati, così come il personale o i visitatori. Dobbiamo fare in maniera tale che l’applicazione di tecnologie assolutamente innovative siano assolutamente sicure per la presenza della prima cosa importante per la struttura di un centro di eccellenza di ricerca, quale il nostro: cioè, per la persona, per la tutela della salute della persona.

D. - Le tecnologie innovative di edilizia sostenibile, gli altri interventi che il “Gemelli” farà hanno comunque un costo che in questo momento di crisi pesa sull’economia dell’ospedale: dove verranno reperiti i fondi necessari?

R. – Tali fondi dovranno essere reperiti, con l’accordo che il ministero dell’Ambiente ha fatto, sulla base degli investimenti che ha destinato a tali attività e a tali funzioni. Inizialmente avranno un costo come sempre accade per la prevenzione. In parte ovviamente ci sarà una partecipazione della nostra struttura che è interessata a questo tipo di ruolo. Questi investimenti iniziali, però, genericamente e nella totalità dei casi degli atti di prevenzione, saranno un guadagno futuro: ridurranno di molto i costi e quindi porteranno a un guadagno dal punto di vista economico. Ma, come ho detto prima, sarà anche un guadagno in salute: dal punto di vista ambientale, dal punto di vista delle persone residenti nella nostra zona che avranno un minore impatto di emissioni di inquinamento da una struttura grande come un policlinico universitario può essere. Come tutti gli investimenti, inizialmente c’è un costo iniziale elevato. Tale costo sarà ammortizzato nel tempo e poi ne trarremo vantaggi tutti. Questo tipo di intervento ha anche lo scopo di generare un volano di formazione e informazione sulla popolazione per determinare questo senso, questa coscienza, questo consenso, a un nuovo ambiente pulito, proprio perché dobbiamo investire in energie pulite per il nostro futuro, per i nostri figli. Non possiamo più farne a meno, non possiamo più dimenticare che c’è un domani e che dobbiamo preoccuparci per le nostre generazioni future.







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