Il Papa ordina 10 nuovi sacerdoti: non vi stancate di essere misericordiosi, siete
pastori non funzionari
Siate misericordiosi, siate pastori e non funzionari. E’ l’esortazione che Papa Francesco
ha rivolto, ieri mattina, a 10 nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, ordinati dal
Pontefice nella Basilica di San Pietro, nella 50.ma Giornata Mondiale di preghiera
per le vocazioni. E’ la prima volta che il nuovo vescovo di Roma celebra il rito di
ordinazione presbiteriale. Prima della Messa, il Santo Padre si è recato in sacrestia
per pregare insieme agli ordinandi raccomandandoli alla Madonna. Così usava fare,
a Buenos Aires, in occasione delle ordinazioni. Hanno concelebrato con il Papa il
cardinale vicario, Agostino Vallini e, tra gli altri, i vescovi ausiliari della diocesi
di Roma. L’omelia pronunciata dal Santo Padre è stata nella sostanza l’“Omelia rituale”
prevista nell’edizione italiana del Pontificale Romano per l’ordinazione dei presbiteri.
Testo che il Papa ha integrato con diverse aggiunte personali a braccio. Il servizio
di Alessandro Gisotti:
L’imposizione
delle mani sul capo, il rivestirsi con la stola e la casula, l’abbraccio di pace.
Gesti semplici eppure straordinari, perché sono il segno che il Signore ama il suo
Popolo e, ancora una volta, ha scelto degli uomini per continuare la sua missione
di Maestro, Sacerdote e Pastore. E’ una celebrazione piena di gioia e sincera emozione
quella che si svolge nella Basilica Petrina nella Giornata delle Vocazioni. C’è l’emozione
dei dieci nuovi presbiteri, dei loro familiari, degli amici che li hanno accompagnati
nel cammino verso l’ordinazione. E c’è l’emozione del Pastore, di Papa Francesco che,
per la prima volta, ordina dei sacerdoti per la sua diocesi di Roma:
“Prometti
a me e ai miei successori filiale rispetto e obbedienza?”. “Sì lo prometto”. “Dio
che ha iniziato in te la sua opera da bambino, la porti a compimento”…
Servire
il Signore e il Popolo Santo di Dio, per sempre. Nell'omelia, in parte a braccio,
Papa Francesco indica ai nuovi sacerdoti qual è il cuore della loro missione. E’ il
Signore Gesù, sottolinea, ad averli scelti perché cooperino ad edificare il Corpo
di Cristo:
“Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete
ricevuto con gioia. Ricordate le vostre mamme, le vostre nonne, i vostri catechisti,
che vi hanno dato la Parola di Dio, la fede… il dono della fede! Vi hanno trasmesso
questo dono della fede”.
Di qui l’invito a leggere e meditare assiduamente
la Parola del Signore, per credere ciò che è stato letto, insegnarlo e vivere davvero
ciò che si insegna:
“Ricordate anche che la Parola di Dio non è proprietà
vostra: è Parola di Dio. E la Chiesa è la custode della Parola di Dio”.
“Riconoscete,
dunque, ciò che fate”, è l’esortazione del Papa che aggiunge: “Imitate ciò che celebrate”
partecipando al “ministero della morte e della Resurrezione del Signore”. Il Santo
Padre ribadisce così l’importanza dei Sacramenti e in particolare della Penitenza,
della Riconciliazione:
“Oggi vi chiedo in nome di Cristo e della Chiesa:
per favore, non vi stancate di essere misericordiosi. Con l’olio santo darete sollievo
agli infermi e anche agli anziani: non abbiate vergogna di avere tenerezza con gli
anziani”.
Infine, l’esortazione di Papa Francesco ai nuovi presbiteri ad
esercitare l’opera sacerdotale in letizia e carità, piacendo a Dio e non a se stessi:
“Siete
pastori, non funzionari. Siete mediatori, non intermediari (…) Abbiate sempre davanti
agli occhi l’esempio del Buon Pastore, che non è venuto per essere servito, ma per
servire, e per cercare di salvare ciò che era perduto”.