Cina: sale a oltre 200 il bilancio delle vittime del sisma nel Sichuan
Ha superato i 200 morti e almeno undicimila feriti, il bilancio della violenta scossa
di terremoto di magnitudo 6.6 - la più forte degli ultimi tre anni - che ha colpito
ieri la provincia del Sichuan, nella Cina sud-orientale. Le vittime sono state ricordate
ieri dal Papa nel Regina Caeli. Secondo le autorità, inoltre, più di diecimila abitazioni
sarebbero andate distrutte. Il premier cinese Li Keqiang si è recato sul posto e,
insieme al presidente Xi Jinping, ha assicurato l'adozione di tutte le misure necessarie
per aiutare le vittime del disastro, tra cui l'invio di seimila tra soldati e poliziotti
per collaborare con i soccorritori. Un'offerta di aiuto è stata avanzata anche dal
premier russo Putin e nell'area è già operativa anche la Croce Rossa. L'epicentro
della scossa di magnitudo 7 è stato localizzato a 140 km dalla capitale provinciale
Chengdu, nella città di Ya'an, in un area montuosa ai piedi del Tibet. La regione
è considerata ad alto rischio sismico e già nel 2008 un altro terremoto di magnitudo
7.9 aveva provocato quasi 90mila vittime. (M.G.)