Quirinale, Marini non passa. Bersani: la proposta spetta al Pd
Non c’è ancora un accordo su chi eleggere a Presidente della Repubblica. Franco Marini
del Pd alla prima votazione di ieri mattina non ha ottenuto i voti necessari. Per
lo scrutinio del pomeriggio i gruppi di centro sinistra e centrodestra hanno annunciato
scheda bianca, mentre il Movimento Cinque Stelle ha sostenuto Stefano Rodotà, e lo
stesso avverrà questa mattina. Alessandro Guarasci:
Nulla di fatto.
Il candidato ufficiale di Pd-Pdl-Sc alla Presidenza della Repubblica Franco Marini
ha raggiunto, alla prima votazione, 521 voti sui 1007 grandi elettori, lontano dal
quorum richiesto di 672. Hanno detto no alla linea dettata dal segretario Bersani
tutti i parlamentari vicini a Matteo Renzi, ma visti i numeri anche una parte del
Pdl e di Scelta Civica. Insomma, a molti non è piaciuta come è maturata la decisione
di indicare Marini, troppo calata dall’alto. Renzi, che nelle prossime ore dovrebbe
essere a Roma ma senza vedere Bersani, sentenzia: è evidente che Marini è saltato.
Bersani è convinto che una soluzione si troverà, ma è altrettanto convinto che al
Pd spetta fare una proposta per una fase nuova. Domani l’assemblea dei grandi elettori
del Pd. La votazione di questo pomeriggio ha visto una maggioranza di schede bianche,
e lo stesso dovrebbe avvenire per la consultazione di domani mattina. Il segretario
del Pdl, Angelino Alfano, chiede che si arrivi a un accordo per avere l’inquilino
del Quirinale alla quarta votazione, quella di domani pomeriggio. Grillo ribadisce
che la proposta del Movimento Cinque Stelle rimane Stefano Rodotà. Sentiamo il
commentatore politico Domenico Rosati:
R. - La funzione dei partiti e dei leader
dei partiti dovrebbe essere quella di convincere i parlamentari su una determinata
soluzione. Non mi pare che questo sia avvenuto. Lo stallo nasce da qui. Hanno giocato
sistemi di convenienze, l'entusiasmo del Popolo della libertà sicuramente ha allarmato
una parte del Partito democratico ...
D. - Il risultato riflette comunque l'incertezza
che c'è nel Parlamento, in questo momento ...
R. - Non sono solo i grillini
ad essere neofiti del Parlamento. C'è una larghissima parte del Partito democratico,
anche, che lo è: persone che vengono dai circoli, che vengono dalla base che però
si è immaginato di utilizzare come se fossero militanti del vecchio Partito comunista
o della vecchia Democrazia cristiana: c'è la segreteria che parla e poi voi obbedite,
poi voi vi uniformate. Questo non accadeva con la Democrazia cristiana, figuriamoci
se poteva accadere adesso, quando mancano proprio le basi anche della formazione politica
di una classe dirigente ...