Il cardinale Filoni: dialogo fra religioni in Asia “per il bene comune”
Nelle “evidenti zone di criticità del contesto asiatico”, segnato da situazioni di
“ingiustizia, discriminazione, violenza, abuso del creato”, è legittima “la presenza
attiva delle diverse tradizioni religiose anche negli spazi pubblici, nel rispetto
reciproco e soprattutto nel rispetto dei compiti e doveri dello Stato, per il conseguimento
del ben comune”: lo ha detto il card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione
per l’Evangelizzazione dei Popoli, a conclusione del Convegno tenutosi alla Pontificia
Università Urbaniana, sul tema “In ascolto dell'Asia: le vie per la fede, società
e religioni, fra tradizione e contemporaneità”. “Il dialogo fra le religioni assume
quindi una connotazione sociale e politica, in quanto è finalizzato ad elaborare condizioni
e strategie per il bene comune”, come “promuovere una civiltà dell’empatia e della
compassione”. In tale contesto si inserisce “la denuncia profetica, illuminata dallo
Spirito Santo di tutto ciò che degrada o nega la dignità dell’essere umano”. Per questo
“autenticità e testimonianza interpellano le Chiese dell’Asia, in particolare a proposito
della vita di fede”. Un’autentica fede personale e comunitaria – nota il porporato
– è “una scelta per quel Dio personale che si è compiutamente rivelato in Cristo”.
Tale incontro, conclude “è una condizione indispensabile anche per la missione”. (R.P.)