2013-04-18 12:40:20

I vescovi inglesi da Papa Francesco. Mons. Nichols: la Chiesa sta vivendo una nuova primavera


I vescovi cattolici della Conferenza episcopale d'Inghilterra e Galles, a Roma per un ritiro spirituale, hanno incontrato Papa Francesco, poco dopo l’udienza generale di mercoledì scorso. Era presente anche il cardinale Cormac Murphy-O'Connor, arcivescovo emerito di Westminster. Su questo incontro, Philippa Hitchen ha intervistato l'attuale arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, mons. Vincent Nichols:RealAudioMP3

R. – We were very privileged...
Abbiamo avuto il grande privilegio di incontrare Papa Francesco e in poche brevi battute il cardinale Cormac gli ha detto che le settimane del suo Pontificato hanno dato nuova gioia e speranza alla Chiesa. E penso che questo sia l’esatto sentimento che tutti condividiamo e riconosciamo, e che certamente una nuova primavera aleggia sulla Chiesa in questo momento, e credo che questo venga dal linguaggio dei gesti e dalle parole del Papa, sia nelle sue omelie sia nelle sue udienze. Gli umori che percepiamo sono di gioia e di speranza rinnovate.

D. – Pensa sia possibile parlare di un “effetto-Francesco” nel Regno Unito tra i cattolici a livello popolare, come ne stanno parlando in America Latina, per esempio?

R. – I think what is most remarkable...
La cosa più straordinaria nel Regno Unito è che sembra che tutti siano stati toccati dal linguaggio, dalla dolcezza e dall’umiltà di Papa Francesco. Sull’aereo che mi portava a Roma, ero seduto accanto ad una coppia: loro parlavano di un nuovo inizio per la Chiesa cattolica con Papa Francesco. Alla fine della conversazione ho chiesto loro se fossero cattolici e loro mi hanno risposto: “No, non siamo cattolici, ma possiamo vedere chiaramente quello che sta succedendo e ed egli tocca anche la nostra vita”. E penso che questo sia vero per molte, molte persone nel Regno Unito. Credo che ci sia stato già un primo impatto positivo in seguito alla visita di Papa Benedetto nel Regno Unito nel 2010, e ora Papa Francesco, senza dubbio, con il suo linguaggio, con la sua umiltà, per la maniera in cui parla del bisogno della misericordia di Dio, nella sua attenzione ai più poveri, ai più deboli e agli emarginati, ha davvero toccato la maggior parte della gente e non solo la comunità cattolica.

D. – Voi siete a Roma in ritiro spirituale …

R. – A retreat is a time...
Il ritiro è un momento in cui ci si mette da parte, per trovarci semplicemente di fronte a Dio. Uno degli argomenti importanti affrontati in questo ritiro è che non dobbiamo aver paura della nostra povertà di fronte a Dio, non dobbiamo aver paura della nostra debolezza quando ci troviamo di fronte al Signore, perché solo Lui può colmare e curare quelle cose che ogni essere umano avverte nel profondo, dentro di sé. Penso che sia questo senso di disponibilità nel servire il Signore, piuttosto che quello di cercare il successo, che ci motiverà nuovamente.

Ultimo aggiornamento: 19 aprile







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