2013-04-17 15:44:33

"Viaggio in Italia di J.S. Bach": a Roma concerto di beneficenza della Fondazione Montalcini


Un modo per ricordare Rita Levi Montalcini, scomparsa nel dicembre scorso, ma anche un’opportunità per sostenere i progetti realizzati in Africa dalla Fondazione intitolata al Premio Nobel. E’ il duplice obiettivo del concerto di ieri sera all’Auditorium Parco della musica di Roma, con musiche di Johann Sebastian Bach, autore preferito dalla Montalcini, affidate al pianista Ramin Bahrami. "Un’occasione di solidarietà da non mancare”, dice Iole Cisnetto, presidente della Fondazione InSé e collaboratrice della Montalcini nei progetti in Africa. Gabriella Ceraso l’ha intervistata:RealAudioMP3

R. – Ho conosciuto Rita Levi Montalcini circa otto anni fa e da lì è iniziato un meraviglioso cammino assieme a lei, che mi ha fatto sentire decisamente più giovane e più vitale, soprattutto attraverso la sua Fondazione per il sostegno delle donne africane. Diceva: “Se istruisci un uomo avrai un uomo istruito. Oggi, se istruisci una donna avrai una famiglia e una società istruita. Loro sanno trasmettere ai loro figli e quindi sanno far progredire la loro società”.

D. – Più passione della donna o più raziocinio della scienziata? Cosa prevaleva in lei?

R. – Direi che, forse, all’inizio prevaleva la componente scientifica, ma quando l’ho conosciuta aveva 98 anni ed era ancora una donna energica e capace, il cuore si è unito con la mente. Era una donna che a cento anni parlava ancora di futuro e guardava oltre. Credo sia un esempio soprattutto per i giovani di oggi, che hanno tanto benessere ma che non credono più in loro stessi.

D. – Tra i quattro progetti nella Repubblica Democratica del Congo, che il concerto vuole sostenere, c’è un centro medico formativo gestito da una donna un po’ come la Montalcini, Laura Perna, anche lei ormai quasi centenaria, che sta salvando molti giovani ai quali sta dando speranza…

R. – Sì, oggi sono oltre 800 i giovani - da zero a diciotto anni - ospitati in questa casa. Alcuni hanno problemi fisici e, soprattutto, sono ragazzi che hanno bisogno di un’educazione e di un’istruzione. In questi anni, in Congo ho visto cambiare questi ragazzi ed è una cosa di cui sono molto felice, perché credo che possano avere un futuro in un Paese estremamente ricco, ma anche estremamente violento.

Protagonista e interprete del concerto, il pianista iraniano Ramin Bahrami tra i maggiori interpreti di J. S. Bach. Il compositore tedesco ha tanto in comune con la Montalcini, dice il maestro Bahrami al microfono di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

"Entrambi erano due entusiasti: entusiasti del bello, della ricerca, nei rispettivi campi. Bach, infatti, ha ricercato nella polifonia e Rita Levi Montalcini ha ricercato nella scienza e nello studio. Anche la loro universalità e la loro concentrazione e dedizione più totale li accomuna: ogni volta che vedevo questa raffinatissima signora della scienza, mi commuovevo per la sua eleganza innata e per il suo credo così entusiasta. Questi valori dovrebbero ritornare ad essere la 'A' e la 'Z' dell’educazione in Italia".

Ultimo aggiornamento: 18 aprile







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