2013-04-17 14:20:57

Argentina. I vescovi: per la riforma della giustizia occorre profondo discernimento


Per mettere in atto la riforma della giustizia occorrono “un profondo discernimento”, “ampie consultazioni, dibattiti e consensi sui numerosi cambiamenti proposti”: è quanto scrive la Conferenza episcopale argentina in una nota diffusa ieri, nel corso della sua 105.ma Assemblea Plenaria, in programma a Pilar fino al 20 aprile. La nota, intitolato “Giustizia, democrazia e Costituzione nazionale”, fa riferimento alla proposta di riforma della giustizia presentata dal capo di Stato, Cristina Fernandez Kirchner: il testo, già inviato al Congresso, prevede la riforma del Consiglio della magistratura; una legge che garantisca un accesso democratico ai giudici e ai pubblici ministeri; il cambiamento della norma che stabilisce l’obbligo di trasparenza delle azioni esercitate dal potere giudiziario e la creazione di tre camere di Cassazione. Inoltre, i cittadini potranno visualizzare i beni dei funzionari e dei vertici di tutti e tre i poteri dello Stato, mentre ora la possibilità è limitata ai rappresentati dell’esecutivo. Per quanto riguarda il Consiglio della magistratura, i suoi membri saranno eletti dal popolo e si lavorerà per eliminare le cause contro le amministrazioni con blocco preventivo dei beni. “Una trattativa affrettata su riforme tanto significative – scrivono i vescovi – corre il rischio di debilitare la democrazia repubblicana stabilita dalla Costituzione, soprattutto in una delle sue dimensioni essenziali, ovvero l’autonomia dei tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario”. Nell’agenda dei lavori della Plenaria episcopale sono presenti anche altri temi, tra cui l’elezione di Papa Francesco, primo Pontefice argentino, ed i preparativi per il IV Congresso Missionario nazionale che si aprirà a Catamarca il 17 agosto. (A cura di Isabella Piro)







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