Benedetto XVI compie 86 anni. I ricordi dell’infanzia: “Eravamo un cuore e un’anima
sola”
Benedetto XVI ha compiuto ieri 86 anni. Come è noto, il Papa emerito è nato nel piccolo
centro bavarese di Marktl am Inn il 16 aprile 1927. Quel giorno, ricorda Joseph Ratzinger
in un’autobiografia pubblicata negli anni ’90, era Sabato Santo e, aggiunge, “fui
battezzato il mattino successivo alla mia nascita, con l’acqua benedetta della 'notte
pasquale'”. Per il Papa emerito, si è sempre trattato di “un importante segno premonitore”.
In questo servizio di Alessandro Gisotti, riascoltiamo Papa Benedetto che ricorda
la sua infanzia, rispondendo ad una bambina, durante l’Incontro Mondiale delle Famiglie
a Milano, lo scorso 2 giugno:
Il punto essenziale
per la mia famiglia era la domenica. Benedetto XVI ricorda con gioia la sua infanzia
in Baviera, che aveva come centro proprio il Giorno del Signore. Anzi, rammenta che
a casa Ratzinger la domenica iniziava già il sabato quando il suo papà leggeva le
letture della Domenica e così lui e il fratello Georg entravano già nella “liturgia,
in un’atmosfera di gioia”:
“Il giorno dopo andavamo a Messa. Io sono di
casa vicino a Salisburgo, quindi abbiamo avuto molta musica – Mozart, Schubert, Haydn
– e quando cominciava il Kyrie era come se si aprisse il cielo.
E poi a casa era importante, naturalmente, il grande pranzo insieme”.
Per
il piccolo Joseph, la musica è sempre stata una presenza gioiosa. Ricorda che si cantava
molto in famiglia, anche perché il fratello, futuro direttore del Coro della Cattedrale
di Ratisbona, fin da giovane realizzava delle piccole composizioni. Con la musica,
l’altra passione della famiglia Ratzinger erano le passeggiate nei sentieri di cui
è ricca la Baviera:
“Eravamo vicino ad un bosco e così camminare nei boschi
era una cosa molto bella: avventure, giochi eccetera. In una parola, eravamo un cuore
e un’anima sola, con tante esperienze comuni, anche in tempi molto difficili, perché
era il tempo della guerra, prima della dittatura, poi della povertà”.
Papa
Benedetto sottolinea l’“amore reciproco” che si viveva in famiglia. Un amore “forte”
che dava “gioia anche per cose semplici” e così “si potevano superare e sopportare”
anche le prove più difficili:
“Mi sembra che questo fosse molto importante:
che anche cose piccole hanno dato gioia, perché così si esprimeva il cuore dell’altro”.
E così, aggiunge, “siamo cresciuti nella certezza che è buono essere un
uomo, perché vedevamo che la bontà di Dio si rifletteva nei genitori e nei fratelli”.
Tanto è bella la sua infanzia che, con un sorriso, Benedetto XVI immagina sia proprio
così stare in Paradiso:
“Così, in questo contesto di fiducia, di gioia e
di amore eravamo felici e penso che in Paradiso dovrebbe essere simile a come era
nella mia gioventù. In questo senso spero di andare ‘a casa’, andando verso l’‘altra
parte del mondo’”.