“Green generation”: docufilm sulle energie alternative
“Green generation. Il futuro come non lo avete mai immaginato!” Il titolo del progetto,
presentato a Roma, presso la Facoltà di Architettura, al centro di un documentario
che sarà prodotto da Maiora Film in collaborazione con Rai Cinema. Roberta Gisotti
ha intervistato gli ideatori del progetto, l’autore televisivo Sergio Malatesta e
Livio De Santoli, responsabile per l’Energia dell’Università La Sapienza di Roma:
Scopo dell’iniziativa
promuovere una presa d’atto pubblica per sapere a che punto è la ricerca sulle energie
rinnovabili, quali sono le leggi che regolano il settore energetico e quali sono le
offerte del mercato? Sergio Malatesta:
R. - Per quale motivo la green
economy non è mai partita? Perché la gente comune non sa nulla, in cosa consiste,
se conviene, se genererà lavoro o se salverà la Terra. La gente comune non sa perché
dovrebbe spendere soldi per comprare un pannello solare, per installare un aerogeneratore
sul tetto della casa, acquistare una macchina a idrometano o addirittura ad idrogeno…
Per quale motivo non lo fanno? Perché queste cose non ci sono? Perché non prendono
un aereo che funziona con i pannelli solari? Perché non ci sono? No! Noi con questo
documentario sperimenteremo tutti questi oggetti, tutti questi sistemi e vedremo quanto
costano, come funzionano, se sono veramente utili, cosa bisogna fare per trovarli,
per istallarli e anche chi si oppone a tutto questo. Lo scopo del documentario è quello
di far capire alla gente comune che queste cose funzionano, che esistono e che possono
essere messe in atto da subito.
D. - Quindi, sostenere scelte consapevoli in
tema ambientale promuovendo la conoscenza?
R. - Assolutamente sì! E vedere
poi quelli che possono essere inoltre gli scenari: se questi oggetti, queste macchine
fossero richieste, se ci fosse una distribuzione di massa, un consumo di questi anche
dal punto di vista del mercato, ripartirebbe l’economia che oggi è stagnante. Sappiamo
che questa è una crisi che sembra non avere fine!
Alla base del progetto “Green
generation” è il manifesto Territorio Zero, sottoscritto da ambientalisti di fama
internazionale, tra questi Livio de Santoli:
R. - É il cambiamento di
modello della società, partendo da un dato - molto oggettivo - che è il modello energetico.
Se io riesco a modificare quest’ultimo, riesco a modificare la società. Che cosa significa?
Che il modello energetico, così come è adesso ha cento anni - sono cento anni abbastanza
difficili - che hanno prodotto probabilmente più disastri che vantaggi nella storia
dell’uomo. Il modello che si basa sul petrolio e sulle fonti fossili è un modello
monopolistico, centralizzato di grosso accrescimento di capitale. Dobbiamo passare
ad un modello completamente diverso. Ecco perché ci vuole una green generation,
una generazione completa, verde, che pensa verde, che pensa di poter modificare questo
modello. E allora la teoria è quella che si devono scardinare tutti i criteri che
sono stati alla base della vita del secolo scorso, come ad esempio lo specialismo,
il fatto di essere settorialmente impegnati a svolgere solamente una funzione senza
vedere il problema a 360 gradi, di essere più equanimi, perché oggi la diseguaglianza
ha raggiunto dei livelli insopportabili e soprattutto di riporre l’individuo al centro
della vita. L’individuo attualmente è passivamente impegnato solamente in un discorso
di consumo. In realtà il nuovo modello dovrebbe far sì che questo individuo possa
essere produttore e non solamente consumatore.