Nasce a Londra il Forum per il supporto spirituale dei disabili intellettivi
Si chiama “Kairos” ed è il nuovo Forum, promosso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra
e Galles, per offrire supporto spirituale alle persone affette da disabilità intellettiva,
che include sindrome di Down, autismo, demenza e conseguenze dell’ictus. Il nuovo
organismo, che verrà presentato ufficialmente il 19 aprile, a Londra, è diretto da
Cristina Gangemi, già consulente per la disabilità per l’arcidiocesi di Southwark,
e da John Swinton, docente di teologia presso l’Università di Aberdeen. “Il Forum
– spiega la Gangemi – si propone di promuovere comunità in cui le storie di persone
con disabilità possano essere raccontate, accolte e trovare risposta in un modo empatico
ed ospitale”. “Spesso – continua la direttrice di “Kairos” – sembra che la società
abbia dimenticato cosa significhi vivere in comunità e ciò è particolarmente difficile
per persone che la società stessa percepisce come diverse”. “Focalizzandoci sul lato
spirituale – conclude la Gangemi – cominceremo a comprendere cosa significa essere
una persona nel senso completo del termine e vivere una vita contrassegnata da amicizie
e rapporti interpersonali”. Le fa eco John Swinton che ribadisce: “La spiritualità
è un concetto ampio che non si limita alla religione, ma include speranza ed amore”.
Pur non essendo “un’organizzazione specificatamente religiosa”, quindi, il Forum “cerca
di andare incontro ai bisogni religiosi e spirituali delle persone”, affinché ciascuno
guardi all’altro come “ad un essere umano”. Nello specifico, il piano operativo del
Forum mira a facilitare la creazione di “una rete di supporto per coloro che vivono
e lavorano nel campo della disabilità; sviluppare risorse destinate all’assistenza
di singoli, famiglie e professionisti del settore; fornire un servizio di consulenza
per la cura e l’accompagnamento delle persone disabili; lavorare con le scuole per
rendere gli insegnanti e gli studenti capaci di approfondire il tema della disabilità;
promuovere programmi educativi per il personale sanitario operanti nel settore”. (I.P.)