2013-04-14 15:32:12

Nasce a Londra il Forum per il supporto spirituale dei disabili intellettivi


Si chiama “Kairos” ed è il nuovo Forum, promosso dalla Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, per offrire supporto spirituale alle persone affette da disabilità intellettiva, che include sindrome di Down, autismo, demenza e conseguenze dell’ictus. Il nuovo organismo, che verrà presentato ufficialmente il 19 aprile, a Londra, è diretto da Cristina Gangemi, già consulente per la disabilità per l’arcidiocesi di Southwark, e da John Swinton, docente di teologia presso l’Università di Aberdeen. “Il Forum – spiega la Gangemi – si propone di promuovere comunità in cui le storie di persone con disabilità possano essere raccontate, accolte e trovare risposta in un modo empatico ed ospitale”. “Spesso – continua la direttrice di “Kairos” – sembra che la società abbia dimenticato cosa significhi vivere in comunità e ciò è particolarmente difficile per persone che la società stessa percepisce come diverse”. “Focalizzandoci sul lato spirituale – conclude la Gangemi – cominceremo a comprendere cosa significa essere una persona nel senso completo del termine e vivere una vita contrassegnata da amicizie e rapporti interpersonali”. Le fa eco John Swinton che ribadisce: “La spiritualità è un concetto ampio che non si limita alla religione, ma include speranza ed amore”. Pur non essendo “un’organizzazione specificatamente religiosa”, quindi, il Forum “cerca di andare incontro ai bisogni religiosi e spirituali delle persone”, affinché ciascuno guardi all’altro come “ad un essere umano”. Nello specifico, il piano operativo del Forum mira a facilitare la creazione di “una rete di supporto per coloro che vivono e lavorano nel campo della disabilità; sviluppare risorse destinate all’assistenza di singoli, famiglie e professionisti del settore; fornire un servizio di consulenza per la cura e l’accompagnamento delle persone disabili; lavorare con le scuole per rendere gli insegnanti e gli studenti capaci di approfondire il tema della disabilità; promuovere programmi educativi per il personale sanitario operanti nel settore”. (I.P.)







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