Allarme Cgil: mezzo milione di lavoratori rischia di restare senza cassa integrazione
In un clima di forte stallo politico, con l’incognita del governo e la corsa al Quirinale,
in Italia continua a preoccupare l’emergenza lavoro. Dopo l’allarme del presidente
di Confindustria Squinzi, è intervenuta ieri la leader della Cgil Camusso che chiede
risposte concrete e ammonisce: c’è il rischio che mezzo milione di italiani possa
rimanere senza Cassa integrazione. Promette di trovare le risorse il ministro del
Welfare Fornero, mentre il premier Monti affonda: la colpa della scarsa crescita è
anche dei sindacati. CeciliaSeppia:
“Il Paese
non ha più bisogno di annunci ma di alcune cose concrete. Le parole d’ordine ora,
sono lavoro e fisco”. Non usa mezzi termini la leader della Cgil Camusso che denuncia
l’assenza di fondi per la Cassa integrazione: “in qualche regione –dice- siamo già
all’esaurimento non è detto che si arrivi alla fine di giugno e il rischio è che oltre
mezzo milione di italiani possa rimanerne senza”. Da qui l’appello alle altre sigle
sindacali Cisl e Uil e Fiom perché si mobilitino insieme alla Cgil dando vita ad una
grande iniziativa a sostegno dei lavoratori. Quindi una stoccata al governo Monti
per non aver fatto quello che era giusto: pagare con i titoli di stato le retribuzioni
più alte e le pensioni d’oro e spostare la tassazione sui patrimoni e le rendite.
A conferma della difficoltà del momento, anche le parole del ministro del Welfare,
Fornero: “c’è un problema di copertura per i fondi destinati alla cassa integrazione
in deroga, le cui richieste sono in costante aumento, ma sono fiduciosa –afferma-
che si troverà anche quello che manca”. A stretto giro arriva però la risposta di
Monti: se l’Italia non cresce, sottolinea il premier è dovuto alle lacune della politica
ma moltissimo a sindacati ed imprese. Siamo ancora in emergenza economica, aggiunge,
e al prossimo governo occorrerà velocità di decisione e ampio consenso.