Squinzi: l'inerzia politica ha fatto buttare 1 punto di Pil
In 50 giorni di non governo si è buttato 1 punto di Pil. E’ quanto ha denunciato oggi,
parlando agli industriali a Torino, il presidente di Confindustria Squinzi, che ha
denunciato la drammatica situazione economica in Italia. Risponde il ministro dell’Economia:
l’Ue auspica quanto prima una soluzione per il governo. Grilli promette tolleranza
zero per l’evasione. Il servizio di Francesca Sabatinelli:
La pazienza
è scaduta. Agli industriali il loro presidente lo dice a chiare lettere e con toni
molto duri: non si può vivere in un Paese come l’Italia, strangolato dall’inadeguatezza
della politica, dove si impauriscono, avviliscono e puniscono il lavoro, l’impresa
e la capacità di rischio. Occorre un Paese che faccia buona politica, soprattutto
fatto di cittadini e non di sudditi. Squinzi va dritto al punto: ci ritroviamo a 50
giorni dal voto, fatti di inerzia totale, che ha fatto perdere un punto di Pil. Di
qui la richiesta di un esecutivo di qualità, di alto profilo, di capacità politica
elevata. “Se chiudono le imprese – avverte Squinzi – muore il Paese”. I numeri sulla
cassa integrazione confermano il drammatico periodo. Secondo l’osservatorio della
Cgil, la Cig è esplosa a marzo, da inizio anno sono 520 mila i lavoratori in cassa.
Per la Uil, 11 lavoratori su 100 la conosceranno nell’anno in corso. Susanna Camusso
si dice preoccupata per le risorse 2013; la prima cosa da fare, secondo la leader
della Cgil presente all’incontro degli industriali, è chiudere la stagione di strappi
e divisioni. Per Bonanni, anche lui a Torino, è sì a una santa alleanza imprese-sindacati.
Sul tavolo anche l'ipotesi di uno sciopero congiunto di imprese e lavoratori, avanzata
dal segretario generale della Uil, Angeletti.