2013-04-13 07:32:21

Pressing degli Usa sulla Cina per arginare la minaccia nordcoreana


Ha preso il via a Pechino la missione del segretario di Stato americano Kerry che intende ottenere l’appoggio della Cina, storico alleato della Corea del Nord, per fronteggiare la minaccia nucleare di Pyongyang. Intanto il Giappone ha messo a punto tutte le contromisure in caso di attacco. Benedetta Capelli:RealAudioMP3

Gli Stati Uniti fanno pressing sulla Cina, fedelissima di Pyongyang anche se molto critica di fronte alle minacce nucleari nordcoreane. Il segretario di Stato americano Kerry è stato chiaro, nell’incontro ieri a Seul con il ministro degli Esteri sudcoreano Yun, ha evidenziato che solo Pechino può fare la differenza in questa guerra di nervi. Il capo della diplomazia americana ha in agenda colloqui con i principali leader cinesi ai quali chiederà di intensificare la pressione su Pyongyang perché torni al tavolo delle trattative. “Il lancio di un missile verso il mar del Giappone o in un’altra direzione – ha ribadito Kerry – sarebbe un errore enorme e un’inutile, infelice e indesiderata provocazione”. Intanto proprio il Giappone ha annunciato di aver attivato tutte le contromisure necessarie per rispondere a “qualsiasi scenario”. Esperti di intelligence si dicono convinti che i preparativi per un attacco siano stati completati e ipotizzano che questo possa avvenire in prossimità della festività del 15 aprile: Giorno del Sole e compleanno del “presidente eterno” della Corea del Nord Kim Il-Sung. Secondo gli Usa, Pyongyang non avrebbe la capacità di dispiegare missili con testate nucleari. Da registrare la disponibilità del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon di recarsi in Corea del Nord, da lui un nuovo appello perché Kim Jong un cessi le provocazioni e migliori la vita dei nordcoreani.







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