2013-04-12 20:09:31

Le proposte dei saggi. Napolitano: decidano i partiti. Le conclusioni al mio successore


Il nuovo esecutivo potrà nascere solo da uno sforzo di collaborazione di tutti i partiti. Lo ha detto il presidente Napolitano, ricevendo oggi il documento finale dei dieci saggi da lui nominati per elaborare proposte di riforme in materia istituzionale ed economica. Le decisioni toccano alle forze politiche e starà al mio successore trarne le conclusioni: ha precisato Napolitano.

Sul prossimo presidente è intervenuto oggi il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che ha auspicato che il Paese possa esprimere una personalità di alto livello, di alta considerazione e di equilibrio. Il cardinale non ha escluso che possa trattarsi di una donna. Per quanto riguarda il governo, il porporato ha invece sottolineato la necessità e l’urgenza di un esecutivo stabile e immediato. Ma torniamo ora alle proposte elaborate dai saggi, ce ne parla Giampiero Guadagni:RealAudioMP3

Non un programma di governo, ma solo un’agenda possibile. Così i due gruppi di saggi nominati da Napolitano hanno definito il perimetro del loro lavoro durato dieci giorni. Sul fronte delle riforme istituzionali viene sollecitata una nuova legge elettorale, con sistema misto, in parte proporzionale in parte maggioritario; un alto sbarramento e un ragionevole premio di governabilità. Proposta poi la riduzione del numero dei parlamentari: 480 deputati e 120 senatori. Governabilità più facile se si attribuisse l'indirizzo politico solo alla Camera, affidando al Senato la rappresentanza delle autonomie regionali. Sul fronte economico sociale le indicazioni ruotano intorno ad un dato drammatico: la percentuale delle persone a rischio di povertà in Italia è salita di ben 4 punti percentuali in un solo anno. La principale emergenza da affrontare è allora il lavoro. Intanto è necessario rifinanziare con un miliardo di euro entro giugno la cassa integrazione in deroga. Per far ripartire l'economia, aggiungono i saggi, è anche urgente estinguere il prima possibile tutti i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese.







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