Le proposte dei saggi. Napolitano: decidano i partiti. Le conclusioni al mio successore
Il nuovo esecutivo potrà nascere solo da uno sforzo di collaborazione di tutti i partiti.
Lo ha detto il presidente Napolitano, ricevendo oggi il documento finale dei dieci
saggi da lui nominati per elaborare proposte di riforme in materia istituzionale ed
economica. Le decisioni toccano alle forze politiche e starà al mio successore trarne
le conclusioni: ha precisato Napolitano.
Sul prossimo presidente è intervenuto
oggi il presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che ha auspicato che il Paese possa
esprimere una personalità di alto livello, di alta considerazione e di equilibrio.
Il cardinale non ha escluso che possa trattarsi di una donna. Per quanto riguarda
il governo, il porporato ha invece sottolineato la necessità e l’urgenza di un esecutivo
stabile e immediato. Ma torniamo ora alle proposte elaborate dai saggi, ce ne parla
GiampieroGuadagni:
Non un programma
di governo, ma solo un’agenda possibile. Così i due gruppi di saggi nominati da Napolitano
hanno definito il perimetro del loro lavoro durato dieci giorni. Sul fronte delle
riforme istituzionali viene sollecitata una nuova legge elettorale, con sistema misto,
in parte proporzionale in parte maggioritario; un alto sbarramento e un ragionevole
premio di governabilità. Proposta poi la riduzione del numero dei parlamentari: 480
deputati e 120 senatori. Governabilità più facile se si attribuisse l'indirizzo politico
solo alla Camera, affidando al Senato la rappresentanza delle autonomie regionali.
Sul fronte economico sociale le indicazioni ruotano intorno ad un dato drammatico:
la percentuale delle persone a rischio di povertà in Italia è salita di ben 4 punti
percentuali in un solo anno. La principale emergenza da affrontare è allora il lavoro.
Intanto è necessario rifinanziare con un miliardo di euro entro giugno la cassa integrazione
in deroga. Per far ripartire l'economia, aggiungono i saggi, è anche urgente estinguere
il prima possibile tutti i debiti della pubblica amministrazione nei confronti delle
imprese.