Il Papa riceve i vescovi della Toscana. Mons. Giusti: i suoi gesti dicono più delle
parole
Papa Francesco ha ricevuto ieri in udienza un secondo gruppo di presuli della Toscana.
Tra loro, anche mons. Simone Giusti, vescovo di Livorno che, al microfono di
Luca Collodi, racconta l’emozione dell’incontro con il Santo Padre:
R. – Bellissimo!
Il Papa è veramente un uomo che sa ascoltare e come un buon padre sa consigliare.
Ha voluto sapere i problemi delle nostre diocesi, della mia diocesi, e poi, come un
buon padre, si è messo a dare alcuni consigli e incoraggiamenti. E’ stato un incontro
veramente molto bello!
D. – Come viene percepito questo Papa dai fedeli di
una diocesi periferica, ma importante, come Livorno?
R. – Mi hanno detto che
lo capiscono, lo capiscono soprattutto con i gesti che compie e con le parole semplici
che dice, ma soprattutto con i gesti che compie, che parlano molto di più delle parole.
D.
– Come vescovi toscani che cosa avete detto al Papa?
R. – Abbiamo detto che
in Toscana la fede permane. Il popolo rimane cattolico e, pur in una forte secolarizzazione
e di fronte a spinte laiciste, la fede regge.
D. – Il Papa ha promesso anche
di visitare la diocesi di Livorno...
R. – Sembra proprio di sì. Siamo rimasti
d’accordo che gli devo mandare una lettera ufficiale e incominceremo a fare i preparativi,
soprattutto perché l’anno prossimo, nel 2014, ricorre il 450.mo della proclamazione
della Beata Vergine di Montenero come patrona principale di Livorno.
D. – Il
Papa che cosa vi ha affidato come pastorale?
R. – I giovani. Ha detto: “Non
fategli rubare la speranza. Il giovane è la persona che è piena di speranza per antonomasia
e gliela stanno rubando. Fate sì che non gli rubino la speranza e la gioia di vivere”.
D.
– Quale potrà essere il ruolo delle parrocchie nel Pontificato che si annuncia del
vescovo di Roma?
R. – Il ruolo delle parrocchie è fondamentale perché, come
si diceva con il Santo Padre, è la scuola elementare, la scuola materna, la scuola
media per i nostri cristiani. Occorrono poi anche luoghi di formazione specifica,
la testimonianza dei vari ambienti. Ecco l’importanza dell’Azione Cattolica, dell’Agesci,
di tutte le aggregazioni legali, che danno la formazione più specifica per la testimonianza
in tanti ambienti diversi.
D. – Il Papa conosce la Toscana?
R. – Sì,
ha confessato che la mamma aveva dei parenti a Montecatini, a Pescia. Una zia proveniva
da quella zona.