2013-04-10 15:29:42

Unicef. Benessere dei bambini negli Stati ricchi: Paesi Bassi primi, Usa in coda


Paesi Bassi al primo posto e Stati Uniti ultimi. E’ questo il responso della classifica sul benessere dei bambini in 29 Paesi ricchi, in base al Rapporto pubblicato dall’Unicef e presentato ieri a Roma alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso. Preoccupa, in particolare, la situazione di Stati duramente segnati dalla crisi, tra cui Grecia, Portogallo e Spagna. L’Italia, che nella classifica occupa la 22.ma posizione, presenta criticità soprattutto nell’ambito dell’istruzione. Il servizio di Amedeo Lomonaco: RealAudioMP3

Il Rapporto prende in esame 29 Paesi analizzando cinque ambiti della vita dei bambini: benessere materiale, salute e sicurezza, istruzione, comportamenti e rischi, condizioni abitative. Ai primi posti, nella classifica sul benessere dei bambini, ci sono Paesi Bassi, Finlandia, Islanda, Norvegia e Svezia. Su questo dato si sofferma Luisa Natali, ricercatrice dell’Unicef:

"Esistono Stati, come i Paesi Bassi e i Paesi nordici, che sistematicamente fanno meglio di altri Paesi nel proteggere i loro cittadini più vulnerabili, ovvero i bambini. Le tendenze di questa classifica mostrano che importante per i livelli di benessere infantile non è solo il pro-capite del Paese, ma le politiche che vengono adottate. Non esiste una forte correlazione fra il Pil pro-capite e il benessere generale dei bambini e degli adolescenti".

Quattro Paesi dell’Europa meridionale – Grecia, Italia, Portogallo e Spagna – si attestano nella metà inferiore della graduatoria. L’Italia, in particolare, occupa la 22.ma posizione:

“I bambini poveri in Italia non sono solo tanti. Viene stimato che nel 2010 fossero all’incirca un milione 800 mila. In Italia, i bambini poveri vivono in famiglie che hanno in media un reddito inferiore del 30% circa rispetto alla linea di povertà. E questo indica che è richiesto uno sforzo maggiore all’Italia rispetto agli altri Paesi, da parte del governo e delle istituzioni, per chiudere questo divario e per aiutare queste famiglie ad oltrepassare la linea di povertà ed uscire dall’esclusione sociale".

Gli ultimi posti sono invece occupati da tre degli Stati più poveri inclusi nell’indagine, Lettonia, Lituania e Romania. Nell’ultima posizione, uno dei Paesi più ricchi. Ancora Luisa Natali:

"Gli Stati Uniti non tendono a classificarsi in coda alla classifica solo per alcune delle dimensioni, ma tendono ad esserlo per quasi tutte le dimensioni analizzate".

In tutto il mondo industrializzato, a partire dal 2000, si registra comunque un costante miglioramento, in diversi campi, del benessere dei bambini. Tra le tendenze positive, spiccano la riduzione della mortalità infantile e l’aumento del tasso di iscrizione scolastico.

Ultimo aggiornamento: 11 aprile







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