2013-04-10 12:04:49

Terra Santa: mons. Shomali fiducioso per la pace dopo la visita di John Kerry


“John Kerry conosce la necessità della pace in Terra Santa per l’equilibrio della regione. Non so quando, ma nutro la speranza che la pace arriverà. La preghiera dei cristiani e dei non cristiani tende a questo obiettivo”. La visita di tre giorni in Israele e Palestina del segretario di Stato Usa, John Kerry, viene letta così da mons. William Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina. La visita è arrivata dopo nuove tensioni nei Territori palestinesi seguite alla morte in un carcere israeliano di un detenuto palestinese. Tuttavia mons. Shomali allontana il rischio di una Terza Intifada che “distruggerebbe ogni possibilità di pace”. Tra le condizioni poste dai palestinesi per la ripresa dei negoziati c’è quella del congelamento degli insediamenti e delle colonie israeliane in Cisgiordania e Gerusalemme Est. Se Kerry riuscisse a ottenerlo, afferma il vicario, “sarebbe un incoraggiamento per la ripresa dei colloqui”. Un aiuto in tal senso potrebbe arrivare da una lettera firmata da 100 ebrei americani che invitano Netanyahu a impegnarsi per la pace lavorando a fianco del segretario di Stato Usa e facendo sacrifici territoriali anche dolorosi per la pace. La speranza è che anche i palestinesi facciano altrettanto. “Questa lettera - conclude mons. Shomali - avrà il suo peso e saprà aiutare Kerry nella sua missione”. (R.P.)
Ultimo aggiornamento: 11 aprile







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