2013-04-10 08:19:00

In Kenya il giuramento del presidente Kenyatta


In un’atmosfera calorosa con oltre 60mila sostenitori convenuti in uno stadio nei pressi di Nairobi, ieri ha prestato giuramento Uhuru Kenyatta, il quarto presidente del Kenya dall’indipendenza del Paese nel 1963. Su Kenyatta però pesano le accuse della Corte Penale Internazionale di crimini contro l’umanità per le violenze durante le elezioni presidenziali del 2007. Il servizio di Giulio Albanese:RealAudioMP3

Il neopresidente, 51 anni, ha prestato il suo giuramento di fedeltà tenendo in mano la Bibbia, vicino a sua moglie, in piedi, sul palco. Come era prevedibile, Kenyatta ha ringraziato i suoi elettori per aver respinto il ricatto della Corte Penale Internazionale (Cpi). Quest’ultima ha intimato al neo presidente di presentarsi il 9 luglio prossimo per rispondere di crimini contro l’umanità di cui è accusato, come presunto regista delle violenze che hanno preceduto e seguito le elezioni presidenziali del 2007. E mentre le diplomazie occidentali, in linea con i pronunciamenti della Corte dell’Aja, erano rappresentate ieri dai rispettivi ambasciatori, si rafforza l’influenza dei Brics, Cina in primis, che guardano all’ex colonia inglese come ad un Paese strategico per il commercio con l’oriente.







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