2013-04-10 11:49:56

Colombia: un milione in piazza per la pace. Campane in festa in tutto il Paese


Una folla multiforme ha riempito martedì scorso le strade di Bogotá e di altre città del Paese per esprimere il proprio sostegno allo storico processo di pace fra governo e Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) in corso a Cuba. Le campane di tutte le chiese colombiane hanno suonato contemporaneamente in segno solidarietà con le vittime della violenza. Ad assicurare l’adesione all’iniziativa promossa dal Governo è stato personalmente il presidente della Conferenza episcopale, card. Rubén Salazar Gómez, arcivescovo di Bogotá, incontrando giorni fa il Capo dello Stato Juan Manuel Santos Calderón, il quale lo ha ringraziato per l’appoggio della Chiesa a un impegno “tanto nobile quanto necessario, quale è l’impegno per la pace”. Nel 65° anniversario dell’assassinio del leader liberale Jorge Eliécer Gaitán, il 9 aprile 1948, omicidio che diede inizio a un’ondata di violenza politica conosciuta come ‘El Bogotazo’ proseguita fino a oggi, 900mila colombiani per lo più vestiti di bianco hanno preso parte ieri al corteo sfilato per la capitale; secondo le autorità municipali, altre 150.000 persone si sono unite ai manifestanti lungo il percorso. Assenti alla manifestazione - riferisce l'agenzia Misna - i settori ultraconservatori guidati dall’ex presidente Álvaro Uribe e i più ferrei oppositori di Juan Manuel Santos (tra cui il Polo Democrático che ha denunciato “obiettivi elettorali”). E’ stato il presidente Santos ad inaugurare la marcia presso il monumento degli Eroi caduti, camminando per un tratto della Avenida de El Dorado con sua moglie, María Clemencia Rodríguez, e alcuni rappresentanti del governo. “La pace è la vittoria di qualsiasi soldato, di qualsiasi polizia. Se ci riconciliamo avremo una patria migliore” ha detto Santos. Gli ha dato il cambio al Centro della Memoria storica il sindaco della capitale, l’ex guerrigliero Gustavo Petro, che ha portato il corteo in una Piazza di Bolívar già piena di cittadini. Petro ha esortato i presenti a mobilitarsi “per costruire una nuova nazione”: ad ascoltarlo c’erano anche migliaia di indigeni, afrocolombiani e ‘campesinos’ giunti da regioni lontane e turbolente come Arauca, il Cauca o il Chocó. La folla ha acclamato l’arrivo dell’ex senatrice dell’opposizione Piedad Córdoba, già mediatrice tra il governo e le Farc insieme al defunto presidente venezuelano Hugo Chávez. Anche da fuori della Colombia sono giunte voci a favore di una soluzione negoziata a un conflitto che ha provocato in mezzo secolo di storia quasi 4 milioni di sfollati e almeno 600.000 morti. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 11 aprile







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