Concerto in omaggio al ruolo della Bulgaria contro l'antisemitismo
Furono circa 50.000 gli ebrei salvati dalla Bulgaria durante la Seconda guerra mondiale
grazie alla strenua opposizione di alcuni suoi parlamentari, alla deportazione e alle
leggi razziali. A rendere omaggio il ruolo di primo piano svolto da questo Paese durante
la Seconda guerra mondiale un concerto di musica classica, in programma stasera alle
19.30 presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma, in
Piazza Sant’Agostino 20. Un appuntamento di grande rilievo artistico che vedrà la
partecipazione di tre noti musicisti bulgari: Anatoli Krastev al violoncello, Yosiv
Radionov al violino e Sabin Levi all’organo. In occasione delle celebrazioni del 70°
anniversario del salvataggio degli ebrei bulgari durante la seconda guerra mondiale,
svoltosi nel marzo scorso al Parlamento Europeo di Bruxelles, Rosen Plevneliev, Presidente
della Bulgaria, dichiarò “di essere fiero di rappresentare una Nazione che ha avuto
il coraggio di schierarsi contro le forze oscure per difendere i propri parenti, amici
e vicini”. E solo pochi giorni fa, l’Osservatore Romano ha ricordato la recente candidatura
della Chiesa ortodossa bulgara al Premio Nobel per la Pace 2013 “per il ruolo di primo
piano svolto durante la Seconda guerra mondiale contro le leggi razziali e per salvare
la comunità ebraica dalla deportazione”. A ripercorrere questa storia di riscatto,
un performance musicale che vede stasera in programma brani di Leon Surujon, Milcho
Leviev e Arcangelo Corelli. (G.F.)