Cina. Si è spento mons. Qian Yurong, condannato durante la Rivoluzione Culturale a
20 anni di “rieducazione”
La Chiesa in Cina piange la scomparsa di mons. Tommaso Qian Yurong, spentosi per un’infezione
polmonare il 22 marzo scorso a Xuzhou (Süchow), nella provincia di Jiangsu (Cina Continentale):
aveva 99 anni. Mons. Qian era nato nel 1914 nella contea di Tongshan da una famiglia
di antica tradizione cattolica. Di lui si ricorda che durante la guerra sino-giapponese
salvò un soldato gravemente ferito, trasportandolo presso una chiesa per curare le
sue ferite e per farsi carico di lui finché si fosse rimesso in salute. Nel 1945 divenne
sacerdote e il 15 novembre 1959 ricevette l’ordinazione episcopale. Durante la Rivoluzione
Culturale fu condannato alla rieducazione attraverso il lavoro e per 20 anni lavorò
presso un’industria chimica. Mons. Qian è ricordato come un uomo di fede semplice,
attivo nel lavoro di formazione di sacerdoti e religiose e nello sforzo di recuperare
le proprietà della Chiesa. Si era ritirato dal ministero pastorale già nel 2011 a
causa delle sue precarie condizioni di salute. I funerali hanno avuto luogo il 28
marzo, Giovedì Santo, presso la cattedrale del Sacro Cuore di Gesù: la celebrazione
è stata presieduta da mons. Giovanni Wang Renlei, vescovo di Xuzhou. La diocesi di
Xuzhou, situata nella parte settentrionale della provincia di Jiangsu, conta circa
25.000 fedeli, 7 chiese, una decina di sacerdoti e una ventina di religiose.