Boom di emigranti italiani: nel 2012 aumento del 30% rispetto al 2011
Il prolungarsi della crisi, gli alti livelli di disoccupazione e di tassazione hanno
provocato in Italia un aumento degli emigranti. Negli ultimi mesi, la tendenza, in
base ai dati archiviati nei registri dell'Anagrafe Italiani all'Estero (Aire), è in
costante crescita. Gli emigranti nel 2012, rispetto all'anno precedente, sono più
del 30%. Non si registrava un simile incremento dal 2008. Il fenomeno riguarda soprattutto
i giovani. Il servizio di Amdeo Lomonaco:
L’Italia è tornata
a essere un Paese di emigrazione. La Germania è la prima meta, seguita da Svizzera,
Gran Bretagna e Francia. Tra le destinazioni preferite anche Paesi, come la Spagna,
duramente colpiti dalla crisi. Complessivamente, sono oltre due milioni e 300 mila
gli italiani che hanno lasciato il Paese, a partire dal primo luglio 1990. Nell’ultimo
periodo, l’emorragia si è acuita. A emigrare sono soprattutto i giovani. Nel 2012,
per quanto riguarda la fascia di età compresa tra 20 e 40 anni, l’aumento è stato
pari al 28,3%. La meta preferita per la ricerca di un posto di lavoro è dunque la
Germania, ma sono rilevanti anche le differenze tra la situazione in Italia e in Spagna
dove, nonostante la crisi, sono migliori la tassazione e le attuali condizioni del
mercato immobiliare. E’ quanto sottolinea un giovane italiano, Andrea, emigrato
nel Paese iberico nel 2008:
"Premesso che al giorno d’oggi tanto in Spagna
quanto in Italia è complicato trovare un posto di lavoro, soprattutto a tempo indeterminato,
c’è da dire che il costo della vita è migliore qui in Spagna che in Italia. Sono arrivato
in Spagna nel 2008. Per fare un piccolo paragone, con lo stipendio che percepivo in
Italia magari arrivavo a fine mese, però senza poter risparmiare nulla. Ora, in Spagna,
fin dal primo anno arrivavo a fine mese con 400-500 euro di risparmio. Questo perché
la tassazione Irpef è più bassa. Attualmente, lavoro nel commercio e la tassazione
è al 19%. Questo mi permette di avere un livello di vita migliore rispetto a quello
che avevo nel mio Paese. Qui, in Spagna, il costo della vita sicuramente è più basso
rispetto all’Italia, dove sarebbe stato complicato, per me, al giorno d’oggi, comprare
un appartamento. In Spagna, con lo stesso stipendio che avrei potuto percepire in
Italia, considerando la tassazione più bassa, ho potuto fare questo investimento con
condizioni di mutuo migliori e con meno anni rispetto all’Italia".
A livello
regionale, è la Lombardia ad alimentare maggiormente l’emigrazione. Nel 2012, oltre
13 mila lombardi hanno trasferito la loro residenza all’estero. Seguono i veneti (7456),
i siciliani (7003), i piemontesi (6134), i laziali (5952) e i campani (5240).