Cina, nuova aviaria fa 6 vittime. L’Oms smentisce contagio tra umani
Salgono a sei le vittime in Cina della nuova influenza aviaria, i cui casi di contagio
confermati ammonterebbero a 16 e sono stati tutti isolati. Le autorità cinesi e l’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms) smentiscono la possibilità che il virus H7N9 si possa
trasmettere da uomo a uomo: il contagio, dunque, può avvenire solo tramite il contatto
con volatili. Il punto nel servizio di Roberta Barbi:
L’annuncio del
Centro per la lotta alle malattie infettive di Shanghai, confermato anche dai dati
dell’Organizzazione mondiale della sanità, non basta a rassicurare la popolazione:
anche se la nuova influenza aviaria, causata dal virus H7N9 - che secondo gli epidemiologi
di tutto il mondo finora non aveva mai colpito l’uomo, non può essere trasmessa tra
esseri umani, ma solo attraverso il contatto con pollame, quaglie e volatili in generale
- la gente resta molto preoccupata. Non c’è dubbio, infatti, che il virus abbia finora
mostrato un tasso di mortalità molto elevato e la capacità di diffondersi rapidamente
potrebbe provocare una vera epidemia.
Quasi tutti i decessi e i contagi sono
avvenuti nell’area di Shanghai – ma la zona interessata dalla diffusione si sta spostando
verso est - dove migliaia di mascherine vengono indossate per strada e sui mezzi pubblici.
Le autorità, intanto, hanno soppresso 20 mila volatili nel mercato di Huhuai, dove
19 esemplari erano risultati positivi al virus, che poi è stato chiuso per essere
completamente disinfestato, come vengono pulite da cima a fondo in queste ore anche
le aziende agricole. I venditori del settore riceveranno un risarcimento pari al 50%
del valore degli animali abbattuti. Esclusa anche la possibilità che la pandemia possa
arrivare all’estero: è rientrato l’allarme per la bambina ricoverata a Hong Kong,
risultata negativa al virus, ma sono stati intensificati i controlli sanitari alle
frontiere.