Venezuela. I vescovi sul voto del 14 aprile: l'astensione non favorisce il popolo
"Le elezioni presidenziali imminenti sono un fatto atipico. Questa è una sfida per
i cittadini responsabili e mette in evidenza la forza e il significato del voto libero
e responsabile. Il voto decide! Andare a votare è un atto di responsabilità e di amore
verso la patria, la sua gente e il suo destino. L'astensione non favorisce il popolo",
scrivono i vescovi in un comunicato nel quale invitano la popolazione a votare il
14 aprile. La Chiesa Cattolica ha detto che i partiti e gruppi politici hanno "l'obbligo
morale ed etico" di seguire la Costituzione e le leggi della campagna elettorale e
ha sottolineato che la breve durata della campagna richiede ai candidati di focalizzare
la presentazione del programma governo". "Questo significa abbandonare, come tattiche
elettorali, la violenza politica e le false promesse, per concentrarsi su proposte
concrete" afferma il documento. I venezuelani il 14 aprile andranno alle urne per
eleggere un nuovo presidente da un gruppo di sette candidati. Fra questi i preferiti
sono il presidente in carica Nicolas Maduro, e il leader dell'opposizione Henrique
Capriles. Il futuro presidente deve concludere il mandato 2013-2019 per il quale era
stato eletto Chavez in ottobre e che ha avuto inizio il 10 gennaio. (R.P.)