2013-04-05 14:22:35

La Nord Corea invita il personale straniero a evacuare le ambasciate


Dal 10 aprile in poi Pyongyang non garantirà più la sicurezza dei diplomatici stranieri presenti nel Paese. E’ l’ultimo avvertimento della Corea del nord riferito da Londra. Contatti sono in corso tra i governi dell’Unione europea, come anche tra Russia, Cina, Stati Uniti e Corea del sud, proprio per coordinare una risposta su questa allerta. Stamani fonti di Seul, avevano riferito della presenza di due missili nordcoreani a medio raggio nei pressi della costa orientale. Da parte sua la Corea del Sud ha dispiegato due navi con sistemi per intercettare missili lungo le coste del Mar Giallo e del Mar del Giappone. Un appello al Papa, affinché si faccia mediatore di pace, arriva dai vescovi della Corea del Sud. A riferirlo all’Agenzia Fides è Mons. Peter Kang U-il, presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica di Corea. La guerra oggi sarebbe una catastrofe per tutti, afferma il presule. “Ci rivolgiamo a Papa Francesco: lo ringraziamo per le preghiere e speriamo che continui a dare attenzione alla penisola coreana, chiedendo a tutti i responsabili delle nazioni di lavorare seriamente per la pace". Della minaccia nucleare della Corea del Nord, Benedetta Capelli ha parlato con Angelo Baracca, esperto di disarmo nucleare e docente di fisica all’Università di Firenze:RealAudioMP3
R. – Credo che ci sia proprio questo paradosso eclatante. Per le smanie di potenza e in particolare delle cinque potenze nucleari, non si è mai trattato un vero disarmo, ormai le armi sono realizzabili da un Paese minuscolo come la Corea, con scarsi mezzi, quindi sono un’arma facilmente accessibile, che ha effetti distruttivi talmente spaventosi, per cui siamo proprio alla follia completa. Qui, purtroppo, l’imponderabilità della minaccia vera della Corea del Nord è proprio la prova che le armi nucleari sono un controsenso, sono un delitto contro l’umanità solo per la loro esistenza. La sola minaccia di usare armi nucleari è stata dichiarata illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia nel 1996, mi pare. Siamo, dunque, nell’illegalità più completa. Purtroppo, in questo momento, siamo tutti col fiato sospeso perché basta un nulla per scatenare il finimondo.
D. – Stati Uniti e Russia tempo fa hanno sottoscritto un accordo per ridurre gli armamenti nucleari, ma Paesi come la Corea del Nord e l’Iran invece fanno scelte diverse. Quanto è grande la minaccia nucleare per il mondo?

R. – Il nuovo “Start”, stilato tre anni fa da Mosca e da Washington, è in gran parte un accordo al ribasso, senz’altro è meglio che nulla, ma limitare il numero di testate nucleari a 1550 per parte, per il 2017, quando ci sono ancora stock di armi nucleari... Le armi nucleari presenti nel mondo ancora intatte si aggirano sulle 19 mila e questo non viene detto alla gente. In parte, certo, le armi non sono in stato operativo ma sono armi intatte che possono essere riportate allo stato operativo in caso di crisi. Ora ci troviamo di fronte ad una crisi. Questo dimostra allora che il disarmo nucleare è tale solo con l’eliminazione totale e controllata di tutti gli armamenti nucleari che esistono sulla faccia della Terra. Purtroppo l’assurdo sta nell’esistenza delle bombe nucleari, nel fatto che i politici del mondo non abbiano mai voluto eliminarle. Ad Oslo, il mese scorso, c’è stato un evento a cui hanno partecipato rappresentanti di 132 Paesi; la riunione verteva sulla minaccia nucleare, sugli effetti disastrosi di un piccolo test nucleare sull’atmosfera, l’agricoltura e gli equilibri mondiali. Le cinque potenze nucleari che siedono nel Consiglio di Sicurezza non hanno accettato di partecipare: non vogliono mettere sul tavolo della trattativa i loro armamenti nucleari. Il guaio sta a monte!.







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