La Nord Corea invita il personale straniero a evacuare le ambasciate
Dal 10 aprile in poi Pyongyang non garantirà più la sicurezza dei diplomatici stranieri
presenti nel Paese. E’ l’ultimo avvertimento della Corea del nord riferito da Londra.
Contatti sono in corso tra i governi dell’Unione europea, come anche tra Russia,
Cina, Stati Uniti e Corea del sud, proprio per coordinare una risposta su questa allerta.
Stamani fonti di Seul, avevano riferito della presenza di due missili nordcoreani
a medio raggio nei pressi della costa orientale. Da parte sua la Corea del Sud ha
dispiegato due navi con sistemi per intercettare missili lungo le coste del Mar Giallo
e del Mar del Giappone. Un appello al Papa, affinché si faccia mediatore di pace,
arriva dai vescovi della Corea del Sud. A riferirlo all’Agenzia Fides è Mons. Peter
Kang U-il, presidente della Conferenza Episcopale della Repubblica di Corea. La guerra
oggi sarebbe una catastrofe per tutti, afferma il presule. “Ci rivolgiamo a Papa Francesco:
lo ringraziamo per le preghiere e speriamo che continui a dare attenzione alla penisola
coreana, chiedendo a tutti i responsabili delle nazioni di lavorare seriamente per
la pace". Della minaccia nucleare della Corea del Nord, Benedetta Capelli ha
parlato con Angelo Baracca, esperto di disarmo nucleare e docente di fisica
all’Università di Firenze: R. – Credo che ci
sia proprio questo paradosso eclatante. Per le smanie di potenza e in particolare
delle cinque potenze nucleari, non si è mai trattato un vero disarmo, ormai le armi
sono realizzabili da un Paese minuscolo come la Corea, con scarsi mezzi, quindi sono
un’arma facilmente accessibile, che ha effetti distruttivi talmente spaventosi, per
cui siamo proprio alla follia completa. Qui, purtroppo, l’imponderabilità della minaccia
vera della Corea del Nord è proprio la prova che le armi nucleari sono un controsenso,
sono un delitto contro l’umanità solo per la loro esistenza. La sola minaccia di usare
armi nucleari è stata dichiarata illegale dalla Corte Internazionale di Giustizia
nel 1996, mi pare. Siamo, dunque, nell’illegalità più completa. Purtroppo, in questo
momento, siamo tutti col fiato sospeso perché basta un nulla per scatenare il finimondo. D.
– Stati Uniti e Russia tempo fa hanno sottoscritto un accordo per ridurre gli armamenti
nucleari, ma Paesi come la Corea del Nord e l’Iran invece fanno scelte diverse. Quanto
è grande la minaccia nucleare per il mondo?
R. – Il nuovo “Start”, stilato
tre anni fa da Mosca e da Washington, è in gran parte un accordo al ribasso, senz’altro
è meglio che nulla, ma limitare il numero di testate nucleari a 1550 per parte, per
il 2017, quando ci sono ancora stock di armi nucleari... Le armi nucleari presenti
nel mondo ancora intatte si aggirano sulle 19 mila e questo non viene detto alla gente.
In parte, certo, le armi non sono in stato operativo ma sono armi intatte che possono
essere riportate allo stato operativo in caso di crisi. Ora ci troviamo di fronte
ad una crisi. Questo dimostra allora che il disarmo nucleare è tale solo con l’eliminazione
totale e controllata di tutti gli armamenti nucleari che esistono sulla faccia della
Terra. Purtroppo l’assurdo sta nell’esistenza delle bombe nucleari, nel fatto che
i politici del mondo non abbiano mai voluto eliminarle. Ad Oslo, il mese scorso, c’è
stato un evento a cui hanno partecipato rappresentanti di 132 Paesi; la riunione verteva
sulla minaccia nucleare, sugli effetti disastrosi di un piccolo test nucleare sull’atmosfera,
l’agricoltura e gli equilibri mondiali. Le cinque potenze nucleari che siedono nel
Consiglio di Sicurezza non hanno accettato di partecipare: non vogliono mettere sul
tavolo della trattativa i loro armamenti nucleari. Il guaio sta a monte!.