card. Angelo Scola, arcivescovo di Milano L'elezione
di Papa Francesco e' un'espressione della fantasia dello Sprito Santo. Una ricchezza
che le debolezze di noi uomini di Chiesa non intacca. Abbiamo avuto da parte della
Provvidenza un grande segno con la nomina di un uomo che sa parlare direttamente
al cuore della gente attraverso gesti, attraverso segni oltre che attraverso le parole
e la grande attenzione, che e' nata fin dalla sua apparizione. Credo che il Papa abbia
un'esperienza tale delle periferie, come lui le chiama, delle situazioni di prova,
di contraddizione, di fatica e di dolore, che l'umanita' sta attraversando oggi, per
poter essere una guida luminosa nei confronti di tutte le Chiese di tutti i continenti
e per poter aiutare i cristiani in quel compito di testimonianza, che non puo' non
giungere, ovviamente fatte le debite distinzioni, fino anche agli ambiti della vita
quotidiana della gente. sul fronte più sociale, guardando alla situazione italiana,
il xcard. Scola, sottolinea come In Italia bisogna ripensare le forme dell'esercizio
del potere. Chi ha delle responsabilita' a tutti i livelli, deve trovare la strada
di un confronto, di un paragone a tutto campo, tutti nei confronti di tutti, in modo
da offrire adesso, nell'immediato, uno sbocco sufficientemente sicuro al Paese. Terminato
il pellegrinaggio che per tre giorni ha portato a Roma oltre 10mila fedeli della diocesi
di MIlano, il primo pellegrinaggio ricevuto dal Papa dall'inizio del suo Pontificato.
(a cura di Luca Collodi)