2013-04-03 14:16:18

Mauritius: solidarietà della Chiesa con le vittime delle inondazioni


Sono almeno 11 le vittime delle violente inondazioni che in questi giorni si sono abbattute sulle Mauritius, paralizzando la capitale, Port-Louis. Fonti locali raccontano di valanghe di acqua e fango che hanno invaso le strade, provocando gravi danni strutturali. In questo contesto, la Chiesa locale si è subito attivata, attraverso la Caritas nazionale, per portare aiuto agli sfollati; inoltre, stamani il vescovo di Port-Louis, mons. Maurice Piat, ha presieduto una Messa nella cattedrale della città, nel corso della quale sono stati raccolti fondi da donare alle famiglie delle vittime. La celebrazione, informa il sito diocesano di Port-Louis, si è svolta secondo queste particolari intenzioni: “Per le vittime delle inondazioni e le loro famiglie; per i mauriziani che hanno perduto tutti i loro beni a causa delle alluvioni; per le imprese cittadine che hanno subito gravi danni; per rendere grazie allo slancio di solidarietà che ha unito il Paese in questo terribile momento”. “La terribile sofferenza di tante famiglie – ha detto mons. Piat nella sua omelia – ci ha fatto uscire dal nostro torpore e ci ha ricondotti all’essenziale, facendoci prendere coscienza del fatto che la nostra vita è appesa ad un filo, che abbiamo bisogno l’uno dell’altro per vincere le sfide quotidiane e, soprattutto, che la nostra vera ricchezza nazionale si trova nella magnifica solidarietà del Paese, manifestatasi concretamente al di là delle divisioni etniche e sociali, nella generosità di tutti coloro che non hanno esitato a rimboccarsi le maniche a fianco del prossimo, per ricostruire e donare coraggio; nello sforzo dei mass media per informare, sensibilizzare e partecipare ai primi soccorsi”. Evidenziando, poi, come le inondazioni siano coincise con il tempo pasquale, in cui “Cristo ha vinto la morte”, mons. Piat si è detto certo che “questa coincidenza è portatrice di un messaggio di speranza per tutti”, perché “Cristo ci mostra che le prove della vita non sono destinate ad abbatterci, bensì a risvegliare in noi il vero senso della nostra esistenza, così da ripartire con il piede giusto”. Quindi, l’arcivescovo di Port-Louis ha invitato a riflettere sull’insegnamento da trarre da questo disastro naturale, in particolare sulle “cause umane” che possono averlo provocato: ad esempio, ha evidenziato il presule, è bene interrogarsi sul regolamento edilizio per le rive dei fiumi, sull’efficacia del sistema di drenaggio delle case e delle strade o sull’ostruzione dei canali di scolo. Infine, ribadendo la necessità di “incoraggiare e sostenere con la preghiera le autorità e la popolazione locale”, mons. Piat ha ringraziato la “bella solidarietà interreligiosa ed interetnica che si è manifestata nel Paese” e da cui deriva “la speranza”. (I.P.)







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