2013-04-03 18:06:16

Al sistema dell'educazione pubblica serve la scuola paritaria


RealAudioMP3 Il 26 maggio i bolognesi saranno chiamati a votare un referendum consultivo che chiede agli elettori del solo comune di Bologna se confermare o meno le "risorse finanziarie pubbliche che vengono erogate alle scuole d'infanzia paritarie a gestione privata". Da una parte si confrontano i referendari del "Nuovo comitato articolo 33, schierati per la revoca di tutte le convenzioni, rafforzati da Sel e da singoli esponenti della base dei 5 Stelle, dall'altro il Comitato per il referendum, guidato dall'economista bolognese, Stefano Zamagni, appoggiato dal laicato cattolico, con la Federazione locale delle Scuole materne, la Fism, e da Pd e Pdl. Il Movimento 5 Stelle non si è ancora pronunciato ufficialmente. Per il presidente Zamagni, "si vuole di fatto cancellare dalla Costituzione l'articolo 118 che introduce il principio di sussidiarietà". "Va ricordato che il sistema della scuola pubblica si basa su tre pilastri: statale, comunale e paritario. La legge del 2000 è dell'allora ministro della Pubblica Istruzione Luigi Berlinguer (Pd); dire oggi che le scuole paritarie sono private e quindi fuori dal sistema pubblico è sbagliato". "Il Comune, spiega Rossano Rossi, presidente FISM della Provincia di Bologna, eroga ogni anno alle scuole materne paritarie un milione di euro, ricevendo dalle stesse un contributo in termini di posti per l'infanzia pari a 6 milioni". "E' la società civile che finanzia l'Ente locale e non il contrario". (a cura di Luca Collodi)








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