2013-04-02 16:00:58

Urbi et Orbi: "Quanto sangue è stato versato!"


RealAudioMP3 Marzo è stato il mese più sanguinoso in due anni di conflitto in Siria, con più di seimila morti. Massiccia è l’avanzata dei ribelli siriani verso Damasco dove la situazione umanitaria si fa sempre più grave. E’ quanto riferisce da Beirut, il corrispondente dell’Ansa Lorenzo Trombetta (). Il gesuita P. Paolo Dall’Oglio, attivo per trent’anni in Siria nella difesa dei diritti umani e dell’autodeterminazione della società civile siriana in senso democratico, commenta dal Kurdistan iracheno – dove partecipa alla fondazione di una nuova comunità monastica di rito caldeo – l’appello di Papa Francesco nel Messaggio pasquale Urbi et Orbi affinché cessi ogni violenza “soprattutto per l’amata Siria - ha detto il Pontefice - per la sua popolazione ferita dal conflitto e per i numerosi profughi, che attendono aiuto e consolazione”. “Il Papa ha riposto la questione chiedendo – con la domanda retorica: ‘Quante sofferenze dovranno essere ancora inflitte prima che si riesca a trovare una soluzione politica alla crisi?’ – che ci si dia molto più da fare sul piano politico e sul piano diplomatico. Questo è un Papa che non si arrende, che non ha paura dell’impossibile. Con il solo nome di Francesco il Papa ha detto: ‘basta alle fobie, impariamo di nuovo ad amarci’. Nel Kurdistan iracheno - spiega il religioso - si sono rifugiati i cristiani iracheni e anche siriani. Siamo veramente una reliquia uscita da una grande prova. Ma siamo anche una speranza, nella prospettiva ultima dell’eterno”. (a cura di Antonella Palermo)








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