Il Papa: chiedere la grazia delle lacrime per vedere il Cristo risorto
Papa Francesco ha presieduto la Messa presso la Casa Santa Marta, alla presenza di
alcuni membri della Gendarmeria vaticana. Nella sua breve omelia ha commentato il
Vangelo proposto dalla liturgia del Martedì dell’Ottava di Pasqua che ci parla dell’incontro
di Cristo risorto con Maria di Magdala. Il servizio di Sergio Centofanti:
La scena è quella
raccontata dal Vangelo secondo Giovanni: la Maddalena piange presso il sepolcro perché
il corpo del Maestro non c’è più. Maria di Magdala – osserva il Papa – è quella “donna
peccatrice” che “ha unto i piedi di Gesù e li ha asciugati con i suoi capelli”, una
“donna sfruttata e anche disprezzata da quelli che si credevano giusti”. Ma è la donna
“della quale Gesù ha detto che ha amato molto e per questo i suoi tanti peccati le
sono stati perdonati”. Tuttavia, questa donna – ha spiegato il Pontefice – ha dovuto
“affrontare il fallimento di tutte le sue speranze”. Gesù, “il suo amore non c’è più.
E piange. E’ il momento del buio nella sua anima: del fallimento”. Eppure, osserva
il Papa - non dice: “Ho fallito su questa strada”: “semplicemente, piange”. “A volte,
nella nostra vita – ha proseguito - gli occhiali per vedere Gesù sono le lacrime”.
Adesso, la Maddalena annuncia questo messaggio: “Ho visto il Signore”. L’aveva visto
durante la sua vita e ora ne dà testimonianza: “un esempio per il cammino della nostra
vita”, afferma il Papa che aggiunge: “Tutti noi, nella nostra vita, abbiamo sentito
la gioia, la tristezza, il dolore” ma “nei momenti più oscuri, abbiamo pianto? Abbiamo
avuto quella bontà delle lacrime che preparano gli occhi per guardare, per vedere
il Signore?”. Di fronte alla Maddalena che piange – ha detto ancora Papa Francesco
– “possiamo anche noi domandare al Signore la grazia delle lacrime. E’ una bella grazia
… Piangere per tutto: per il bene, per i nostri peccati, per le grazie, per la gioia,
anche”. “Il pianto ci prepara a vedere Gesù". E il Signore – ha concluso il Papa -
ci dia la grazia, a tutti noi, di poter dire con la nostra vita: "Ho visto il Signore",
non perché mi è apparso, ma perché “l’ho visto dentro al cuore”. E questa è la testimonianza
della nostra vita: “Vivo così perché ho visto il Signore”.