Pasqua in Terra Santa. Il Patriarca Twal: Dio ha aperto un cammino in mezzo alla nostra
sofferenza
La Pasqua viene vissuta con particolare intensità nella terra di Gesù, dove è molto
forte l’anelito di pace e speranza espresso oggi dal Papa all’“Urbi et Orbi”. Dalla
Terra Santa, il servizio di Serena Picariello, del “Franciscan Media Center”:
La Basilica
del Santo Sepolcro è affollata di pellegrini, tutti gli occhi sono puntati verso la
tomba vuota, di fronte alla quale si annuncia la vittoria di Cristo sulla morte. E’
la Pasqua di Gerusalemme. Mons. Fouad Twal, patriarca della Chiesa latina, presiede
la Messa solenne sul luogo della Risurrezione. Al termine, la processione gira cantando
intorno al Sepolcro, e i Vangeli che ricordano gli eventi della Risurrezione vengono
proclamati verso i quattro punti cardinali. La Buona Novella vuole raggiungere, dal
luogo dove tutto accadde, ogni angolo del mondo.
“Nel mattino di Pasqua, la
speranza è senza limiti – ha detto il Patriarca nella sua omelia – le croci della
nostra vita non sono sparite, ma Dio ha aperto un cammino in mezzo alla nostra sofferenza
e vuole aprirlo ogni giorno”. Mons. Twal ha ricordato anche Papa Francesco, rinnovando
a lui – come a tutti i pellegrini – l’invito a visitare la terra di Gesù. Da Gerusalemme,
anche l’augurio del Custode di Terra Santa, padrePierbattista Pizzaballa:
“Il
significato della Pasqua è sempre lo stesso ma sempre nuovo … Gesù che risorge, nasce
a nuova vita e rinnova la vita di tutti noi. Il mio augurio è che nonostante le difficoltà
e i problemi che attanagliano la vita di tutti, possiamo diventare persone rinnovate
dall’amore di Dio”.