Papa Francesco: pace per il mondo intero, lasciamoci trasformare dall’amore di Cristo
Risorto
“Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio”. Nella sua prima Pasqua da vescovo
di Roma, Papa Francesco ha esortato tutti a lasciarsi amare da Cristo Risorto. Il
Santo Padre ha celebrato la Messa pasquale in una Piazza San Pietro gremita di fedeli.
Oltre 250 mila le persone che hanno riempito, oltre la piazza, buona parte di via
della Conciliazione. Dopo la celebrazione, Papa Francesco si è affacciato dalla Loggia
Centrale della Basilica Vaticana per il Messaggio Pasquale e la Benedizione “Urbi
et Orbi”. “Pace per il mondo intero”, è stata la sua invocazione, il Signore faccia
fiorire i deserti che sono nei nostri cuori. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Cristo è risorto”.
In Piazza San Pietro risuona l’annuncio di gioia che cambia la storia. Papa Francesco
celebra la sua prima Messa di Pasqua davanti a una moltitudine di fedeli. I canti,
il suono delle campane e il meraviglioso addobbo floreale sul sagrato raccontano la
gioia di questo giorno. E perfino il sole squarcia con i suoi raggi le nuvole che
si addensano sopra la Basilica vaticana. Ma quello che colpisce è il silenzio dei
fedeli in preghiera, dopo il Vangelo. Si rivive l’intenso raccoglimento dell’orazione
silenziosa che il vescovo di Roma aveva chiesto al suo popolo la sera dell’elezione
alla Cattedra di Pietro. Sono passate meno di tre settimane dal 13 marzo scorso: Papa
Francesco, dopo il Regina Caeli, torna ad affacciarsi dalla Loggia Centrale della
Basilica di San Pietro per la Benedizione “Urbi et Orbi” e il Messaggio Pasquale.
Il Santo Padre parla al cuore degli uomini. E’ il cuore infatti la vera meta dell’annuncio
della Risurrezione di Cristo:
“…perché è lì che Dio vuole seminare questa
Buona Notizia: Gesù è risorto, c’è speranza per te, non sei più sotto il dominio del
peccato, del male! Ha vinto l’amore, ha vinto la misericordia! Sempre vince la misericordia
di Dio.”
Il Papa si augura, dunque, che l’annuncio della Risurrezione di
Cristo giunga in ogni casa, specie dove c’è più sofferenza. Ma cosa significa oggi
che Cristo è risorto? Significa, afferma il Papa, che l’amore di Dio “è più forte
del male e della stessa morte”, significa che l’amore di Dio può “far fiorire quelle
zone di deserto che ci sono nel nostro cuore”:
“Quanti deserti, anche oggi,
l’essere umano deve attraversare! Soprattutto il deserto che c’è dentro di lui, quando
manca l’amore per Dio e per il prossimo, quando manca la consapevolezza di essere
custode di tutto ciò che il Creatore ci ha donato e ci dona. Ma la misericordia di
Dio può far fiorire anche la terra più arida, può ridare vita alle ossa inaridite”.
Ecco
allora che cos’è la Pasqua, sottolinea il Papa: “E’ l’esodo, il passaggio dell’uomo
dalla schiavitù del peccato, del male alla libertà dell’amore, del bene”, perché “Dio
é vita”. Ecco allora l’invito che il Papa rivolge a tutti: “Accogliamo la grazia della
Risurrezione di Cristo”:
“Lasciamoci rinnovare dalla misericordia di Dio,
lasciamoci amare da Gesù, lasciamo che la potenza del suo amore trasformi anche la
nostra vita; e diventiamo strumenti di questa misericordia, canali attraverso i quali
Dio possa irrigare la terra, custodire il creato e far fiorire la giustizia e la pace”.
Papa
Francesco chiede a Gesù Risorto di trasformare la morte in vita, “mutare l’odio in
amore, la vendetta in perdono, la guerra in pace”. Pace per il mondo intero:
“Pace
per il Medio Oriente, in particolare tra Israeliani e Palestinesi, che faticano a
trovare la strada della concordia, affinché riprendano con coraggio e disponibilità
i negoziati per porre fine a un conflitto che dura ormai da troppo tempo”.
Pace
per l’Iraq, implora il Papa, e pace “per l’amata Siria, per la sua popolazione ferita
dal conflitto e per i numerosi profughi che attendono aiuto e consolazione”:
“Quanto
sangue è stato versato! E quante sofferenze dovranno essere ancora inflitte prima
che si riesca a trovare una soluzione politica alla crisi?”
Pace per l’Africa,
insanguinata da numerosi conflitti. Papa Francesco ricorda il Mali, la Nigeria dove
“non cessano gli attentati” che minacciano la vita di tanti innocenti e bambini, tenuti
in ostaggio dai terroristi. E ancora pace per il Congo e la Repubblica Centrafricana
dove, dice con amarezza, “molti sono costretti a lasciare le proprie case e vivono
ancora nella paura”. Il pensiero del Papa va poi all’Asia, alla tensione nella Penisola
Coreana e prega affinché “si superino le divergenze e maturi un rinnovato spirito
di riconciliazione”:
“Pace a tutto il mondo, ancora così diviso dall’avidità
di chi cerca facili guadagni, ferito dall’egoismo che minaccia la vita umana e la
famiglia, egoismo che continua la tratta di persone, la schiavitù più estesa in questo
ventunesimo secolo... (applausi). Pace a tutto il mondo, dilaniato dalla violenza
legata al narcotraffico e dallo sfruttamento iniquo delle risorse naturali! Pace a
questa nostra Terra!”
Il Papa ha, quindi, rinnovato il suo augurio di Buona
Pasqua, chiedendo di portare la gioia di Cristo Risorto a tutti, specie ai più bisognosi:
“Buona
Pasqua (…) a tutti ripeto con affetto: Cristo risorto guidi tutti voi e l’intera umanità
su sentieri di giustizia, di amore e di pace”.
Prima della Benedizione
“Urbi et Orbi”, Papa Francesco aveva girato più volte sulla sua jeep in Piazza San
Pietro per salutare quanti più fedeli possibili. Tanti i bambini che il Santo Padre
ha baciato e benedetto. Commuovente l’abbraccio prolungato che Papa Francesco ha dato
ad un giovane disabile. Anche questa è la gioia che porta Cristo Risorto!
Dunque,
una folla gioiosa ha partecipato alla prima Messa pasquale di Papa Francesco. In Piazza
San Pietro, Roberta Barbi ha raccolto la testimonianza dei fedeli che raccontano
la gioia di essere assieme al Papa in questa giornata di festa:
R. – La Chiesa
è sempre stata forte, ma spero che diventi ancora più forte nella sua semplicità.
R.
– Sicuramente un Pasqua di rinnovamento, di ritrovata fratellanza; un auspicio di
grande misericordia per tutti.
R. – E' bella la vicinanza con questo Papa così
buono, dolce, presente verso tutti …
D. – Come si fa a testimoniare la fede
in questo mondo?
R. – Essendo buoni con il prossimo cercando di aiutare chi
è un po’ più in difficoltà …
R. – È una Pasqua un po’ speciale: una Pasqua
di pace e di serenità e tranquillità. Ci rende tutti un po’ più emozionati, un po’
più buoni … Ce lo auguriamo …
D. – Un messaggio di pace, quello di Papa Francesco,
oggi, che ci invita a lasciarci inondare dall’amore di Cristo …
R. – Ci fa
pensare alla fede vera della cristianità, pensare che Cristo è Risorto e che in quel
giorno è successo qualcosa che ha cambiato la storia …
R. – Ci dice che dobbiamo
aprire i cuori a Cristo, perché l’unica via per arrivare a Dio e alla salvezza è Gesù.
Gesù è il ponte. Accettiamo Gesù nella nostra vita, leggiamo i Vangeli, mettiamo in
pratica la parola di Cristo e Cristo ci darà il premio, che è la Salvezza!
D.
– Se potessi salutarlo, cosa gli diresti? (Rispondono dei bambini)
R. – Io
gli direi grazie di tutto, gli direi grazie …
R. – Sono contento di vedere
per la prima volta il Papa dal vivo, non in televisione. Ciao, Papa!