2013-03-31 14:32:33

Lampedusa: due morti negli sbarchi, il dolore dell'Organizzazione per le migrazioni


Dolore per la morte di due giovani immigrati a largo di Lampedusa. Ad esprimerlo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (Oim), attraverso il direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo, Josè Angel Oropeza, secondo il quale l’episodio avvenuto ieri conferma che il fenomeno degli sbarchi “si ripresenta a fasi cicliche con il suo carico di tragedie e di sofferenza”. Con l’arrivo della bella stagione, si prevede un’intensificazione del flusso. Già negli ultimi tre giorni, quasi 500 migranti sono giunti sull’isola, dove il centro di prima accoglienza è nuovamente in emergenza. Le autorità italiane, nonostante le difficili condizioni del mare, hanno soccorso cinque imbarcazioni nel Canale di Sicilia mentre una sesta è stata presa in carico dalla Marina maltese. “Come ripetiamo ormai da anni – afferma Oropeza - la vera emergenza del Mediterraneo non dipende dal numero di persone che cercano di giungere in Italia, quanto dal numero di migranti che, in fuga da persecuzioni, povertà e guerre, continuano a perdere la vita in mare”. E’ inaccettabile - prosegue - che nel 2013 “due ragazzi di 20 anni possano morire di freddo nel tentativo di raggiungere l’Europa”. Il dirigente della struttura, inoltre, sottolinea il tempestivo intervento della Guardia Costiera che ha permesso il salvataggio di molte altre vite, ricordando che a Lampedusa è attivo un team dell’Oim – nell’ambito del Progetto Praesidium realizzato assieme ad Acnur, Save The Children e Croce Rossa italiana e finanziato dal Ministero dell'interno italiano - per partecipare alle operazioni di assistenza umanitaria. (E. B.)







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