Il possibile aumento della popolazione carceraria del Brasile, in vista dei Mondiali
di calcio del 2014 e dei Giochi olimpici del 2016, desta “seria preoccupazione” nell’Onu.
Come riferisce l’agenzia Misna, al termine di una missione sul terreno, svolta dietro
invito del governo di Dilma Rousseff, la delegazione del Palazzo di Vetro in primo
luogo ha espresso allarme circa l’eccesso di reclusi nelle prigioni del Paese, pari
a 550 mila persone; in rapporto alla popolazione totale (190.7 milioni nel 2010),
è una delle percentuali più alte al mondo. Come ha dichiarato l’avvocato cileno Roberto
Garretón, in rappresentanza della missione, si teme un’operazione di “una sorta di
‘pulizia” in vista di questi due eventi, che potrebbe portare a un incremento degli
arresti. La delegazione dell’Onu ha poi segnalato la preoccupante frequenza con cui
la polizia brasiliana tende ad arrestare in particolare i consumatori di stupefacenti
in modo indiscriminato. Il giurista ucraino Vladimir Tochilovsky ha sottolineato che
nel Paese la maggior parte delle persone in arresto non ha i mezzi per pagare un avvocato
e deve necessariamente ricorrere ai difensori pubblici, di cui il Brasile è nettamente
carente. “Secondo gli standard internazionali, la detenzione deve essere l’eccezione,
la misura ultima da prendere. Ma quando osserviamo le statistiche vediamo che dal
2011 a oggi non è cambiato molto”, ha aggiunto Tochilovsky, segnalando che alcuni
istituti ospitano anche il 100% di detenuti in più rispetto alle loro capacità. (V.C.)