Tunisi: si conclude il Forum Sociale Mondiale, al centro il tema della dignità
Si conclude oggi il Forum Sociale mondiale di Tunisi: l’iniziativa nata 12 anni fa
a Porto Alegre, in Brasile, ha avuto luogo per la prima volta in un Paese arabo, in
omaggio a tutti i protagonisti delle "primavere" che hanno cambiato l'assetto dello
scacchiere. Già ieri il Forum, dedicato in particolare al tema della “Dignità”, aveva
“raggiunto i 50 mila partecipanti”, come dichiarato all’agenzia di stampa ufficiale
‘Tap’ da Mohieddine Charbib, del comitato organizzativo. Le decine di sessioni di
lavoro di questi giorni – riferisce la MISNA - hanno guardato al futuro dei paesi
del Nord Africa e del Medio Oriente: giustizia sociale, lotta alla corruzione, accesso
alla sanità e all’istruzione per la libertà, dignità e cittadinanza nei Paesi della
primavera araba sono stati alcuni tra i temi affrontati. Ma a Tunisi si è anche parlato
dell’austerità economica in Occidente, delle sfide ambientali per uno sviluppo sostenibile,
dell’immigrazione e del debito del Sud del mondo. Nei giorni scorsi, i partecipanti
al Forum hanno lanciato infine un appello contro la schiavitù moderna. “Più di 100
milioni di lavoratori sono utilizzati per pulire, cucinare, occuparsi di bambini e
anziani. Il loro lavoro è sottopagato e invisibile. La stragrande maggioranza dei
domestici è donna (82%), migrante o bambino”, hanno denunciato i vari esperti al dibattito
sul tema. Dedicata alla questione della cittadinanza è invece la campagna “L’Europa
sono anch’io”, lanciata in anteprima mondiale dalle tre principali realtà promotrici
(Caritas, Cgil, Arci). Cittadinanza dalla nascita agli immigrati residenti in tutti
i Paesi dell’Unione europea; diritto di voto alle elezioni amministrative e ratifica
della Convenzione Onu per i diritti dei migranti e delle loro famiglie sono gli obiettivi
principali dell’iniziativa. Un bilancio dell’intero Forum è stato tracciato al Sir
da Oliviero Forti, di Caritas italiana che ha guidato a Tunisi una ventina di delegati
delle Caritas diocesane esperti in migrazioni. “La Tunisia, con l’entusiasmo dei giovani
e di un intero popolo che ha fatto la rivoluzione e sta cercando democrazia, diritti
e dignità, è stato, in questo periodo storico, il luogo migliore dove poter svolgere
un Forum sociale e portare avanti le varie istanze per i diritti sociali e degli ultimi”,
ha dichiarato Forti. Come nei precedenti Forum a Dakar, Nairobi, Belem, Porto Alegre,
la presenza della Chiesa - con volontari, operatori, missionari e religiose - è stata
impegnata, partecipata, attiva e visibile. I cattolici si sono ritrovati lunedì in
cattedrale per una messa iniziale e hanno concluso con la celebrazione del Venerdì
Santo. Oggi la chiusura dell’evento, con una marcia di solidarietà con il popolo
palestinese, e in coincidenza con l’Earth Day (Giornata della Terra). (D.M.)