Niente di fatto sul governo, domani nuove consultazioni di Napolitano
Niente di fatto per la formazione di un nuovo governo in Italia. Il segretario del
Pd Bersani ha annunciato, dopo un colloquio con il presidente della Repubblica di
non poter formare un esecutivo, parlando di “preclusioni e condizioni inaccettabili”.
Napolitano inizierà domani mattina, alle 11, nuove consultazioni. Il presidente della
conferenza episcopale italiana, il cardinale Angelo Bagnasco, a margine della Messa
del giovedì santo, ha detto che "il Paese è stremato". "C'è bisogno di risposte urgenti",
"immediate", ha dichiarato l’arcivescovo di Genova. Queste risposte, ha proseguito
il porporato, devono arrivare ''innanzitutto da parte del mondo politico, ma non soltanto.
Devono venire da tutti i responsabili, a tutti i livelli, nei vari settori”. Il servizio
di Davide Maggiore:
Pierluigi Bersani
ha fatto un passo indietro. Nonostante le trattative andate avanti in maniera non
ufficiale fino all’ultimo, non si è realizzato l’auspicio del capogruppo del partito
democratico al Senato, Luigi Zanda. Nelle scorse ore Zanda aveva richiamato tutte
le forze politiche ad “assumersi le proprie responsabilità”. Fallito il tentativo
di Bersani, una delle possibilità è un esecutivo di larghe intese: nel pomeriggio
il presidente del Senato aveva però escluso di poterlo guidare. Pur riconoscendo che
l’Italia “ha bisogno di un governo a tutti i costi” Pietro Grasso aveva dichiarato:
“Ora ho un’importantissima funzione e spero di poterla esercitare nel momento in cui
ci sarà un nuovo governo”. Tutte le forze politiche, ad eccezione del Movimento Cinque
Stelle, hanno respinto infine l’ipotesi, avanzata da Beppe Grillo, di un parlamento
che approvi le leggi pur in assenza di un governo incaricato:una soluzione giudicata
irrealizzabile dai costituzionalisti.