La Chiesa avrà presto 63 nuovi Beati, in gran parte martiri della violenza comunista
e nazista
La Chiesa avrà presto 63 nuovi Beati. Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione
delle Cause dei Santi a promulgare i relativi Decreti. Riconosciute, inoltre, le virtù
eroiche di 7 Servi di Dio che diventano così Venerabili. Il servizio di Roberta
Gisotti:
Tra i prossimi
nuovi Beati, una sola donna la tedesca Maria Teresa Bonzel, fondatrice delle Povere
Suore Francescane dell’Adorazione Perpetua nella città di Olpe, in Germania, dove
era nata 1830 e si spense nel 1905. Oggi viene riconosciuto il miracolo attribuito
all’intercessione di questa Serva di Dio, la cui opera è portata avanti ai nostri
giorni da circa 500 consorelle oltre che in Germania, negli Stati Uniti e nelle Filippine.
Per gli altri 62 Beati il riconoscimento del martirio. 58 sono sacerdoti e
religiosi, tutti uccisi in odio alla fede in Spagna, tra il 1936 e il 1938, durante
la guerra civile che ha travolto il Paese. Tra questi il vescovo di Jaen, Emanuele
Basulto Jimenez e cinque compagni, Giuseppe Massimo Moro Briz e quattro compagni della
diocesi di Avila, Gioacchino Jovani Marin e quattrodici confratelli Operai Diocesani,
Andrea da Palazuelo e 31 confratelli Minori Cappuccini.
Vi sono poi due italiani,
vittime nel 1945 sullo sfondo della seconda Guerra mondiale: il giovane seminarista
Rolando Rivi, figlio di contadini, barbaramente ucciso a soli 14 anni da partigiani
comunisti, a Piana di Monchio sull’Appennino modenese, e Giuseppe Girotti, sacerdote
domenicano, natio di Alba in Piemonte, deportato dai tedeschi a Dachau in Germania,
dove ha trovato la morte. Infine due martiri dei regimi comunisti: l’ungherese Stefano
Sander, laico professo, ucciso a Budapest nel 1953, e il sacerdote romeno Vladimiro
Ghika, natio di Istanbul, ucciso a Bucarest nel 1954.
Tra i sette Venerabili
Servi di Dio, di cui sono state riconosciute le virtù eroiche, una laica portoghese,
Silvia Cardoso Ferreira da Silva; due sacerdoti spagnoli, Eladio Mozas Santamera,
fondatore delle Suore Giuseppine della Ss.ma Trinità, ed Emanuele Aparicio Navarro,
diocesano; due italiani, Generoso del Ss.mo Crocifisso, passionista, ed Olinto Marella
diocesano; un messicano, Mosé Lira Serafin, fondatore dei Missionari della Carità
di Maria Immacolata, ed un polacco, Antonio Kowalczyk, fratello laico della Congregazione
dei Missionari Oblati della Beata Vergine Maria Immacolata. Tutti vissuti tra ’800
e ‘900.