2013-03-27 13:44:10

Siria: l'Onu chiede di garantire il passaggio sicuro degli aiuti umanitari


Garantire il passaggio sicuro ai convogli che trasportano aiuti umanitari alla popolazione civile in Siria. Questa la priorità dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), oggetto di un appello rivolto a tutte le parti coinvolte. Le difficili condizioni di sicurezza rallenteranno la partenza di diversi convogli, privando molti siriani di un’assistenza assolutamente necessaria. Tuttavia, nonostante la situazione, l’Unchr ha potenziato le proprie operazioni. Dall’inizio del 2013, l’agenzia ha consegnato aiuti a Deir Ezzor, Daraa, Ar Raqqah, Idlib e Hama, mentre lo scorso anno, alla presenza a Damasco, Aleppo, Al Hasakeh, si è aggiunta l’assistenza presso Al Nabak e Homs. Questo ha permesso all’organizzazione di avvicinarsi alle aree in cui si concentrano le popolazioni colpite dal conflitto. Attualmente in Siria, gli sfollati sono almeno 3,6 milioni e solo una parte riceve assistenza. L’obiettivo per il prossimo giugno è di arrivare a consegnare gli aiuti ad almeno un milione di persone, auspicando di incrementare il numero nei mesi successivi. Oltre alla consegna di beni di prima necessità (tra cui coperte, materassi, vestiti, articoli per la famiglia), l’assistenza finanziaria rimane uno dei capitoli più urgenti. Lo scorso anno, l’Unchr ha sostenuto economicamente oltre 14 mila famiglie a Damasco, Al Hasakeh e Al Nabek. Anche i 70 mila rifugiati in Siria provenienti da Iraq, Afghanistan e Somalia subiscono gli effetti della guerra. L’organizzazione sta comunque provvedendo a garantire assistenza anche a queste popolazioni, composte da persone che spesso dispongono di mezzi di sostentamento limitati, specie se hanno perso il lavoro e sono state costrette a spostarsi per via del conflitto. Alcuni sono rientrati già nei Paesi d’origine. Dall’inizio della guerra nel 2011, almeno 76 mila cittadini iracheni sono tornati in patria. All’arrivo nel Paese, l’Unchr fornisce loro aiuti e una somma di denaro una tantum pari a 400 dollari per le famiglie e 200 dollari per le persone. Da novembre 2012 a gennaio 2013, quasi 19 mila persone hanno ricevuto tale supporto. Incessanti anche i flussi di rifugiati dalla Siria nei Paesi vicini. Stando alle stime dell’organizzazione, sono oltre 1 milione 180 mila i siriani registrati o assistiti come rifugiati nei Paesi limitrofi. La Giordania conta attualmente il maggior numero di persone (370.391 al 24 marzo). (V.C.)







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