Nulla di fatto nell'incontro Bersani-Cinque Stelle. Il leader del Pd oggi da Napolitano
Con l'India nessuno scambio o accordo riservato. Così il premier e ministro degli
esteri ad interim Mario Monti nel suo intervento in aula prima alla Camera poi al
Senato sulla vicenda marò. Dal capo del governo dure critiche all’ex titolare della
Farnesina Terzi che da parte sua ribatte: “rispondo solo alla mia coscienza”. Intanto
sono ore decisive per il tentativo di Bersani di formare il nuovo Governo. Servizio
di Giampiero Guadagni:
Come
previsto, nulla di fatto dall’incontro di Bersani con la delegazione del Movimento
5 Stelle, che ha confermato il no alla fiducia, suggellato peraltro da un pesante
post di Beppe Grillo sul suo blog. In serata il capogruppo al Senato, Crimi, fa sapere:
se Napolitano fa un altro nome per Palazzo Chigi è tutta un'altra storia. Bersani
da parte sua rilancia la sua idea di governo del cambiamento, un concetto - sottolinea
- che non è esclusiva dei 5 Stelle; e ribadisce il no al governo delle larghe intese
proposto dal Pdl, senza il quale, sostiene il centrodestra, ci sarebbe solo il ritorno
alle urne. Ma le diplomazie di Pd e Pdl sono al lavoro su altre ipotesi, che consentano
la nascita di un esecutivo targato Bersani. Condizione posta dal Pdl: la scelta condivisa
del nuovo capo dello Stato. Ma sul tavolo c’è anche il tema riforme, con l'ipotesi
di una commissionata bicamerale a guida centrodestra. Bersani ne discuterà domani
con i partiti della sua coalizione, ultimo passaggio delle consultazioni. Poi riferirà
a Napolitano. Il premier incaricato si è dunque preso ancora 24 ore di tempo, complice
anche l’informativa in Parlamento di Mario Monti sulla vicenda Marò. Il premier uscente
e ministro degli esteri ad interim ha lanciato un duro affondo contro Terzi per le
improvvise dimissioni di ieri. Monti ha poi fatto sapere che negli ultimi giorni il
suo governo ha avviato un dialogo politico con l'India per trovare una soluzione rapida
alla vicenda.