Mons. Paglia: vicinanza spirituale alla Marcia per il Matrimonio a Washington
Un messaggio di vicinanza e gratitudine è stato inviato dal presidente del Pontificio
Consiglio per la Famiglia, mons. Vincenzo Paglia, alla Conferenza episcopale statunitense
e ai partecipanti alla “Marcia per il matrimonio”, in programma ieri a Washington.
Un’iniziativa convocata in occasione della riunione della Corte Suprema di Giustizia,
chiamata ad esprimersi sulla legge che in California definisce il matrimonio come
unione tra uomo e donna e sulla costituzionalità della legge federale sul matrimonio.
Nel testo, mons. Paglia evidenzia il contributo ecumenico alla Marcia e invoca “preghiere,
testimonianza e sacrificio”. Inoltre il presidente del Pontificio Consiglio per la
Famiglia ricorda come la famiglia sia “una risorsa unica per il bene dell’umanità”
ed evidenzia poi la concomitanza dell’iniziativa con la Settimana Santa nella quale
si ricorda “il sacrificio di Gesù nel dare la Sua vita per noi, in un contesto di
relazione con gli uomini e che si rispecchia nella vita di ogni famiglia: l’amore
devoto del Figlio al Padre - scrive il presule - l’amore provvidenziale nel piano
di salvezza del Padre che porta il Figlio dalla sofferenza alla gloria, la pienezza
di fede dell’amore materno di Maria ai piedi della Croce sulla quale il Figlio moriva,
l’amore protettivo, che aveva imparato da San Giuseppe, che Gesù ha mostrato alla
madre quando, poco prima di morire, ha affidato lei a San Giovanni e San Giovanni
a lei, come madre e figlio”.
La “Marcia per il matrimonio” è promossa dall’Organizzazione
nazionale per il matrimonio insieme alla Commissione su Laicità, matrimonio, vita
familiare e gioventù e la sottocommissione per la Promozione e difesa del matrimonio
della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti. In un comunicato, il Pontificio
Consiglio per la Famiglia ricorda il saluto del segretario del dicastero, mons. Jean
Laffitte, ai partecipanti alla Marcia e ribadisce che la difesa del matrimonio tra
uomo e donna è per la “salvaguardia di un’autentica cultura dell’amore e della vita”.
Un messaggio che, nei contenuti, mons. Laffitte aveva già inviato in occasione della
manifestazione che si è svolta a Parigi, domenica scorsa e alla quale hanno partecipato
oltre un milione e mezzo di persone. Il segretario del dicastero vaticano ricorda
che il matrimonio naturale tra un uomo e una donna tutela, innanzitutto, i diritti
dei minori mentre sono “fallaci le argomentazioni giuridiche che presumono di fondare
pretese di diritti in nome di un principio di legalità e della tolleranza”.